Ali & Ava – Storia di un incontro: la recensione del film di Clio Barnard

Dal 14 aprile al cinema, il nuovo film della regista inglese è un concentrato di amore, ruvido realismo e tanta musica.

Ali & Ava - Storia di un incontro Clio Barnard

Indicata come una delle registe più significative e originali del nuovo cinema inglese, Clio Barnard ha negli anni realizzato opere molto diverse ma legate sempre da alcuni temi ricorrenti. Dal documentario d’invenzione The Arbor, alla favola realista The Selfish Giant e fino al dramma psicologico Dark River, le sono bastati pochi titoli per affermarsi a livello internazionale. A cinque anni dal suo ultimo lungometraggio, arriva ora in sala il suo nuovo film: Ali & Ava – Storia di un incontro. Da lei anche scritto, è questo un racconto sospeso tra immaginazione e ruvido realismo, alla ricerca di quei posti nel mondo che sono invisibili agli occhi.

 

Protagonisti di questo melodramma sono Ava e Ali. Lei è un’assistente scolastica, vedova e madre di due figli ormai adolescenti. Lui è invece un ex dj di origini bengalesi con un matrimonio doloroso alle spalle, il quale si guadagna ora da vivere come gestore di appartamenti. Ognuno con la propria vita, i propri problemi e i propri ritmi, Ali e Ava si incontrano per caso e sul loro incontro si costruisce il cuore del film. Un incontro che conduce ad una seduzione, poi ad una relazione, naturalmente mal vista da quanti intorno a loro, nella cittadina di Bradford. A legarli profondamente vi è la musica, la passione per il ballo, la voglia rinnovata di amare e trovare qualcosa di romantico nelle rispettive vite.

Sull’amore oltre ogni cosa

Con Ali & Ava – Storia di un incontro, la Barnard torna per la terza volta nello Yorkshire, dove è cresciuta, e in particolare nella cittadina di Bradford, dove erano ambientati anche i film The Selfish Giant e Dark River. Ancora una volta, dunque, la regista racconta quei luoghi, quelle strade, quegli ambienti di periferia dove sembra non poter avvenire nulla di eclatante. L’incontro che avviene tra i due personaggi del titolo sembrerebbe non avere nulla di particolarmente nuovo o diverso rispetto a tante altre storie simili. Eppure, da quest’apparentemente banale evento nasce una storia d’amore attraverso la quale si animano riflessioni valide per ogni spettatore.

Se da un lato una delle questioni centrali del film è l’opposizione di quanti non vedono di buon occhio la relazione tra Ali & Ava, per motivi di età, di etnia e di stato civile, dall’altra vi è la rappresentazione di un amore che non conosce barriere e si spinge oltre ogni ostacolo. La musica che unisce i due protagonisti diventa l’unica rappresentazione possibile di quel linguaggio comune che permette loro di comprendersi, accettarsi e amarsi. Ecco perché le scene che hanno proprio la musica come protagonista risultano non solo tra le più belle del film, ma anche perfettamente comprensibili, proprio sulla base di quella capacità di quest’arte di farsi linguaggio universale, attraverso cui poter comunicare emozioni e stati d’animo meglio delle parole.

Ali & Ava - Storia di un incontro recensione

Ali & Ava – Storia di un incontro: la recensione del film

Sulla base di quanto fin qui detto, Ali & Ava – Storia di un incontro, potrebbe dare l’idea di essere un film “etereo”, sospeso in una dimensione quasi onirica e frutto dell’interiorità dei due protagonisti. In realtà c’è ben più che questo e con uno sguardo profondamente realista, in particolare sugli aspetti meno piacevoli del racconto, la regista ci ricorda del contesto in cui tale incontro si colloca. Si genera dunque uno scontro tra bello e brutto che è anche uno degli elementi di forza del film. Gli stessi protagonisti, interpretati da due straordinariamente bravi Adeel Akhtar e Claire Rushbrook, sono delle personalità che sfuggono ai canoni estetici che si è fin troppo spesso abituati a vedere sul grande schermo.

La magia del film, che va di pari passo con il messaggio che la Barnard vuole trasmettere, è quello di come l’amore abbia il potere di rendere vivi e dunque bellissimi al di là di tutto. Ali & Ava – Storia di un incontro è un film sulla forza dell’amore, di come questo sentimento possa ridare forza anche a chi ha subito fin troppi duri colpi nel corso della propria esistenza. È un film “piccolo”, con una storia semplice e probabilmente vista tante volte in tante declinazioni diverse. La forza e l’energia che la Barnard sprigiona con quest’opera supera però di gran lunga le dimensioni del racconto. Da una visione come questa si esce dunque arricchiti, colmi di una rinnovata vitalità.

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RASSEGNA PANORAMICA
Gianmaria Cataldo
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Gianmaria Cataldo
Laureato in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è un giornalista pubblicista iscritto all'albo dal 2018. Da quello stesso anno è critico cinematografico per Cinefilos.it, frequentando i principali festival cinematografici nazionali e internazionali. Parallelamente al lavoro per il giornale, scrive saggi critici e approfondimenti sul cinema.
ali-ava-storia-di-un-incontro-recensione-clio-barnardLa magia del film, che va di pari passo con il messaggio che la Barnard vuole trasmettere, è quello di come l'amore abbia il potere di rendere vivi e dunque bellissimi al di là di tutto. Ali & Ava - Storia di un incontro è un film sulla forza dell'amore, di come questo sentimento possa ridare forza anche a chi ha subito fin troppi duri colpi nel corso della propria esistenza.