Scritto e diretto da David S. Goyer, acclamato sceneggiatore dei Batman di Nolan, Il Mai Nato si presenta come un horror riuscito che combina i classici temi del genere – fantasmi, la compresenza tra il mondo dei vivi e quello dei morti – con elementi innovativi. Tra questi spiccano volti nuovi come quello di Odette Yustman, simbolismi e credenze legate ai gemelli, oltre a tematiche caratterizzanti come il misticismo e la cabala ebraica. Il film affronta inoltre il tema dell’esorcismo, richiamando capisaldi del genere horror.
La trama de Il Mai Nato
La giovane Casey, perseguitata da incubi inquietanti e ossessionata da una presenza spettrale che la tormenta anche durante il giorno, cerca aiuto rivolgendosi all’amico e consigliere spirituale Sendak. Scopre così che la sua famiglia è vittima di una maledizione che affonda le radici nella Germania nazista e che l’entità responsabile è un essere in grado di possedere persone e oggetti a suo piacimento.
La narrazione si sviluppa in un’atmosfera fredda e invernale che conferisce al film un’insolita solidità, soprattutto considerando che il genere horror spesso tende a trascurare la coerenza narrativa. Goyer tenta di dare profondità alla storia, esplorando temi storici come la tragedia dell’Olocausto, arrivando persino a evocare la figura di un bambino morto ad Auschwitz. Tuttavia, Il Mai Nato rimane un film che non si discosta troppo dagli stereotipi tipici dell’horror, pur distinguendosi dai prodotti più superficiali come la saga Scary Movie.
Un horror riuscito con un cast di livello
Gary Oldman, straordinario come sempre, abbandona il ruolo dell’iconico commissario Gordon per vestire i panni di un coraggioso rabbino esorcista. Un elemento particolarmente interessante e mai scontato del film è l’idea del male che si nutre della paura delle proprie vittime, una metafora – seppur un po’ forzata – del clima di tensione del mondo contemporaneo.
In conclusione, Il Mai Nato è un horror che, pur senza rivoluzionare il genere, riesce a offrire momenti di tensione e una narrazione più solida rispetto a molte altre produzioni simili, grazie anche a un cast convincente e alla capacità del regista di bilanciare tradizione e innovazione.
Il mai nato
Sommario
Interessante e mai scontata è l’idea del male che si nutre della paura della propria vittima, metafora, anche se un po’ troppo stiracchiata, del momento storico che vive il mondo.