Justin Bieber: Never Say Never

“Never say Never, ecco il messaggio ottimista e incoraggiante di Justin Bieber, protagonista del documentario Justin Bieber: Never Say Never in uscita nei cinema italiani il 21 aprile. Justin Bieber: Never Say Never, misto di fotografie, interviste, video amatoriali fatti in casa e clip del grande concerto che il giovane divo ha tenuto al Madison Square Garden, racconta della sua ascesa al successo, di come da youtube è stato notato e di come grazie all’intercessione del famoso Usher ha cominciato ad incidere i suoi primi successi.

 

Justin Bieber: Never Say Never, il film

Diventando quasi subito un personaggio di richiamo per un pubblico femminile molto giovane, Justin vive il suo successo nella più normale delle maniere, continuando a vedere gli amici e mostrandosi molto generoso con le accanite fan, che in preda a vere e proprie tempeste ormonali si offrono a lui come possibili spose, urlando il loro amore. Isterismo collettivo quindi per questo ragazzino che muove le folle (di giovanissime e non solo…) e mostra, con grande realismo, come, un entourage ben assortito, dei manager capaci e la giusta dose di faccia tosta, possano fare molto di più di un grande talento, che in questo caso, se non completamente assente, sicuramente non eccelso come lo si vuol far credere.

Un fenomeno mediatico quindi, che nasce da internet ed arriva in vetta, Bieber arriva quindi anche in Italia, a furor di popolo in questo film Justin Bieber: Never Say Never in 3D. Sono in 3D per la verità solo le immagini del grande concerto del 31 agosto del 2010 che si mescolano, in una confeziona davvero notevole, con le dichiarazioni di chi, a diverso titolo ha fatto si che questo ragazzino dall’incredibile energia sia giunto così in alto. Due sono i momenti che sottolineano quest’ottima fattura: prima di tutto il momento in cui si racconta la rapida ascesa di Bieber sottolineata oltre che dal montaggio anche dal brano del norvegese Edvard Grieg, The Hall of the Mountain King, sentito da poco in versione ‘moderna’ nella soundtrack di The Social Network premiata con l’Oscar. Altro momento indicativo è la consapevole presa in giro del giovanotto in fatto di acconciature: scene al ralenti ed espressioni sognanti delle fans sono un mix davvero e volutamente divertente.

Ma a parte la bella confezione, c’è poco di interessante in questo film, troppo lungo per raccontare gli appena 16 anni del cantante famoso in tutto il mondo e troppo indirizzato verso un solo e ristretto target di pubblico per poter sperare di ottenere buoni incassi.

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