L’amore fa male: recensione del film con Stefania Rocca

L'amore fa male

In L’amore fa male Germana è un’aspirante attrice 40enne, bella e vivace, impegnata in una relazione fedifraga con un uomo sposato. Gianmarco è felicemente sposato con Antonia, ma non riesce a fare più l’amore con lei. Gianmarco e Germana si incontrano. Elisabetta è un’affascinante medico sposata con Aldo, che però è un po’ freddo, ha bisogno di tempo per pensare al suo matrimonio. Ha un segreto. Elisabetta e Germana diventano amiche e si confidano e confortano a vicenda. Amori si intrecciano, tradimenti si consumano e dolori si susseguono. L’amore fa male, il primo film di Mirka Viola, primo da regista e sceneggiatrice, si presenta come un interessante affresco dei rapporti amorosi tra gli adulti di oggi, rapporti che in un modo abbastanza lineare cercano di comprendere ogni tipo di relazione, cercando di passare per le diverse età della vita e riuscendo, anche se in maniera pallida, a mostrare una fetta di umanità alle prese con questo strano e complesso sentimento.

 

Stefania Rocca, il film

L’amore fa male però da subito rivela i suoi limiti, su tutti una sceneggiatura poco equilibrata che divide i buoni (le donne) dai cattivi (gli uomini) in maniera così netta e cieca da risultare inevitabilmente fittizia. La stessa regia, per quanto non presenti particolarità che la possano definire cattiva, non mostra nemmeno grande personalità, ma almeno diamo atto alla Viola di essere in grado di raccontare in maniera sufficientemente coerente una storia che in questo caso si complica per l’alto numero di personaggi coinvolti. Il cast di L’amore fa male è composto da volti abbastanza noti del nostro panorama televisivo e cinematografico: Stefania Rocca è Germana, svampita ma forse un po’ troppo sopra le righe; Nicole Grimaudo è la rigida Elisabetta, a sorpresa la migliore dell’insieme, davvero molto convincente, Paolo Briguglia è il giovane Gianmarco, fedifrago incosciente. Fa storcere un po’ il naso la presenza di due grossi nomi come Claudio Bigagli e Stefano Dionisi, qui non proprio nel loro film migliore.Nel cast anche la italo francese nel ruolo di Antonia.

Le musiche, ben fatte dall’ormai affermato Andrea Guerra, sembrano sempre sull’orlo di annunciare un disastro che non avviene, uno sconvolgimento radicale degli equilibri che però non sbocca nel gran finale, dal ritmo piuttosto blando. L’amore fa male, che sia giovane o di mezza età, lo sanno bene i protagonisti del film, peccato che in questo caso oltre a far male è anche fatto piuttosto male. Rimaniamo però con il beneficio del dubbio, aspettando magari una seconda prova da parte della Viola, che dimostracomunque una grande energia.

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