Spider-Man: Un nuovo universo, recensione del film d’animazione Sony

Spider-Man: Un Nuovo Universo

Spider-Man è pronto a tornare al cinema, ma stavolta in versione animata. Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman sono i registi di Spider-Man: Un nuovo universo, basato sul fumetto Ragnoverso, spin-off di Spiderman realizzato dalla Marvel stessa nel 2015.

 

Il film non è la storia di Peter Parker, bensì quella di Miles Morales, un ragazzo afro-ispanico di New York che è appena entrato in una scuola relativamente esclusiva, dove però si sente fuori luogo. Durante una escursione nei sotterranei di New York Miles viene morso da un ragno radioattivo. Sconvolto da sorprendenti poteri, che somigliano a quelli di Spider-Man, torna a cercare il ragno, finendo però con l’assistere a uno scontro tra l’amichevole supereroe di quartiere e alcuni suoi nemici, durante il quale un esperimento per aprire un varco dimensionale ha effetti imprevisti. Presto Miles scoprirà che non c’è un solo Spider-Man e che solo lui può riportare stabilità nel proprio universo.

Se c’è una cosa che colpisce subito di Spider-Man: Un nuovo universo, è lo stimolo visivo a cui sottopone lo spettatore. Il film è un vero e proprio fumetto animato, che coniuga le due realtà in una sintesi sbalorditiva. Il dinamismo e la stilizzazione del 2D si incontrano con la profondità e il virtuosismo del 3D, generando così una vera e propria novità nel panorama cinematografico. Con le sue esplosioni di colore il film si presenta sin da subito come un’esperienza visiva in grado di reinventarsi continuamente per attrarre dall’inizio alla fine.

Ma il film non è solo una ben realizzata confezione visiva, presentando anche un contenuto più profondo e complesso di quello che si potrebbe pensare. La sceneggiatura, scritta da Phil Lord e Christopher Miller, già autori di The Lego Movie, è costruita a regola, con uno svolgimento crescente per intrattenimento e che accoglie in sé numerose citazioni e riferimenti al genere dei supereroi e alla cultura popolare. Il tutto viene però dosato nel migliore dei modi, senza diventare un fastidioso fan service, ma anzi divertendo per l’imprevedibilità di alcune battute.

Gli stessi personaggi risultano ben costruiti, con psicologie ben definite che li rendono molto più tridimensionali di altri personaggi Marvel visti sul grande schermo. A partire dal giovane Miles Morales, il cui arco narrativo si svela al pari di un vero e proprio racconto di formazione. Anche il villain principale, Kingpin, presenta un passato affascinante che ben supporta le sue azioni presenti.

Il film comprende in sé grande divertimento ma anche toni ben più drammatici e riflessivi, che rendono Spider-Man: Un nuovo universo un film per tutti, in grado di parlare a grandi e piccoli, di divertire, emozionare e stupire costantemente. Andando ben oltre le aspettative, il film lancia una sfida allo spettatore: nel dar vita ad una molteplicità di Spider-Man, consegna ad ognuno di noi la possibilità di indossare la maschera del supereroe nella vita di tutti i giorni, ruolo da cui derivano grandi responsabilità.

Spider-Man: Un nuovo universo – il trailer

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RASSEGNA PANORAMICA
Gianmaria Cataldo
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Gianmaria Cataldo
Laureato in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è un giornalista pubblicista iscritto all'albo dal 2018. Da quello stesso anno è critico cinematografico per Cinefilos.it, frequentando i principali festival cinematografici nazionali e internazionali. Parallelamente al lavoro per il giornale, scrive saggi critici e approfondimenti sul cinema.
spiderman-un-nuovo-universoIl film comprende in sé grande divertimento ma anche toni ben più drammatici e riflessivi, che rendono Spider-Man: Un nuovo universo un film per tutti, in grado di parlare a grandi e piccoli, di divertire, emozionare e stupire costantemente.