Toglimi un dubbio, recensione del film di Carine Tardieu

Toglimi un dubbio

Presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2017, Toglimi un dubbio è il nuovo film della regista Carine Tardieu con François Damien e Cécile de France. Commedia romantica dai tratti drammatici, il film esplora le tematiche della genitorialità e dei rapporti familiari, cercando risposte alle numerose domande che a riguardo i protagonisti si pongono e che trasmettono allo spettatore.

 

Quando Erwan (François Damien), artificiere quarantenne, scopre per caso che l’uomo che l’ha cresciuto non è il suo vero padre, comincia la ricerca del suo genitore biologico. Individuato questo in Joseph, eccentrico settantenne e vecchia conoscenza di sua madre, Erwan cede presto alla simpatia dell’uomo e a partire da qui i conflitti e gli intrecci famigliari si complicano ulteriormente.

A partire da quella che nasce come una vicenda in grado di scuotere un’intera vita, la regista costruisce un’intricata rete di rapporti tra i personaggi protagonisti, rapporti che si rivelano essere sempre più interconnessi di quanto originariamente si poteva pensare. Se l’intento è proprio quello di dar vita prima di tutto ad una commedia prevalentemente romantica, il difetto di questa si svela ben presto nel finire con l’essere un piuttosto banale film ad equivoci, dove la maggior parte degli eventi avvengono tramite caso o coincidenze, che alla lunga risultano inefficaci nel sostenere la narrazione del film.

Toglimi un dubbioNonostante ciò il film riesce a risultare piacevole da guardare, grazie alla bravura degli interpreti e ad una spiccata comicità ben dosata ed inserita nei punti giusti. Il tono leggero con cui i temi sono trattati consente di avvicinarcisi con facilità, ottenendo in cambio un buon riscontro emozionale. Il film si rivela poi essere condito da una serie di metafore che arricchiscono il racconto, a partire dall’ambiente circostante per arrivare al lavoro svolto dal protagonista, un uomo che scavando nella terra, nel passato, risale alle origini, portando alla luce segreti dal potenziale esplosivo.

All’interno di Toglimi un dubbio sono tutti alla ricerca di un padre o di un figlio, di una figura con cui poter fare i conti con sé stessi e sviluppare una propria crescita interiore. È questa volontà che spinge tutti i personaggi ad una ricerca costruttiva che avviene per gradi e attraverso numerosi conflitti che rischieranno di incrinare i vari rapporti. A partire dal protagonista, ognuno dei personaggi inizia ad avvertire il bisogno di scoprire la propria reale provenienza, costretti nel bene o nel male ad assumersi responsabilità che possono cambiare l’intera esistenza. Nel porre queste domande il film della Tardieu pecca d’ingenuità nella struttura, ma trova nella sua essenza agrodolce il suo pregio migliore.

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RASSEGNA PANORAMICA
Gianmaria Cataldo
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Gianmaria Cataldo
Laureato in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è un giornalista pubblicista iscritto all'albo dal 2018. Da quello stesso anno è critico cinematografico per Cinefilos.it, frequentando i principali festival cinematografici nazionali e internazionali. Parallelamente al lavoro per il giornale, scrive saggi critici e approfondimenti sul cinema.
toglimi-un-dubbio-recensione-del-film-di-carine-tardieuA partire dal protagonista, ognuno dei personaggi inizia ad avvertire il bisogno di scoprire la propria reale provenienza, costretti nel bene o nel male ad assumersi responsabilità che possono cambiare l’intera esistenza. Nel porre queste domande il film della Tardieu pecca d’ingenuità nella struttura, ma trova nella sua essenza agrodolce il suo pregio migliore.