Oltre alla protagonista, abbiamo avuto il piacere di intervistare anche il regista Damien Chazelle, acclamato per il suo La La Land e che torna a Venezia con Il primo Uomo. Ecco cosa ci ha detto del suo ultimo film:

 

[brid video=”383712″ player=”15690″ title=”Damien Chazelle intervista al regista de Il primo Uomo”]

First Man narra l’avvincente storia della missione della NASA per portare un uomo sulla Luna. Il film si concentra sulla figura di Neil Armstrong e gli anni tra il 1961 e il 1969. Resoconto viscerale e in prima persona, basato sul libro di James R. Hansen, il film esplora i sacrifici e il costo, per Armstrong e per l’intera nazione, di una delle missioni più pericolose della storia.

Il regista ha così commentato il film First Man

Prima di iniziare a lavorare a First Man, conoscevo la storia della missione sulla Luna, la storia di successo di una conquista leggendaria… ma nulla di più. Dopo avere iniziato a esplorare il tema in profondità, sono rimasto sbalordito di fronte alla follia e al pericolo dell’impresa: il numero di volte in cui è stata sull’orlo del fallimento così come il pesante tributo costato a tutte le persone coinvolte. Volevo capire cosa potesse avere spinto quegli uomini a intraprendere un viaggio nella vastità infinita dello spazio, e quale sia stata l’esperienza vissuta, momento dopo momento, passo dopo passo. E per poter capire dovevo necessariamente addentrarmi nella vita privata di Neil. Questa è una storia che doveva essere articolata tra la Luna e il lavello della cucina, tra l’immensità dello spazio e il tessuto della vita quotidiana. Ho deciso di girare il film come un reportage, e di catturare sia la missione nello spazio che i momenti più intimi e privati della famiglia Armstrong come un testimone invisibile. Speravo che questo approccio potesse mettere in luce il tormento, la gioia, i momenti di vita vissuta e perduta in nome di uno dei traguardi più celebri della storia: lo sbarco sulla Luna.

- Pubblicità -