Buon Compleanno Robert Downey Jr.

Robert Downey Jr.

A quanto sostiene lui, di recitazione non sa poi granché: piuttosto, è un impostore molto dotato. Modestia? Forse. O forse no. Difficile dirlo, con un tipetto come Robert Downey Jr. Fatto sta che molla la scuola a 17 anni per fare l’attore, anche se in realtà recita da quando ne ha 5, complice il padre regista (Downey Sr.), che lo dirige in sette film prima che il ragazzo spicchi il volo.

 

È uno precoce, Robert, e brucia le tappe anche nelle cattive abitudini, visto che fuma marijuana per la prima volta a soli 8 anni: anche in questo caso c’è lo zampino di papà, che usa la droga per legare col ragazzino e pensa che una cannetta sia il miglior modo di dimostrargli il suo affetto. Se solo fosse più lungimirante… Non sa quanti guai passerà Junior per colpa degli stupefacenti. E dire che la carriera prometterebbe anche bene: Robert non manca di farsi notare con tutta una serie di apparizioni cinematografiche sul finire degli anni Ottanta, per poi attirarsi l’interesse dell’Academy con la nomination del ’93 per la sua interpretazione di Charlie Chaplin in Charlot (firmato Sir Richard Attenborough).

Per la parte si prepara a dovere, imparando a suonare il violino e a giocare a tennis con la sinistra, oltre a seguire meticolosamente le dritte del coach sulla corretta postura del suo personaggio… peccato che l’Oscar lo vinca Al Pacino. Ma in fondo l’arte la puoi sempre mettere da parte, che non si sa mai. E infatti gli anni Novanta si dimostreranno assai prolifici per Mr. Downey, che si trova a collaborare con registi importanti come Robert Altman (che lo dirige prima in America Oggi e poi in Conflitto d’interessi), Oliver Stone (Assassini nati – Natural Born Killers), Neil Jordan (In Dreams), Curtis Hanson (Wonder Boys). Con l’arrivo del Duemila, Robert entra a far parte del cast della serie tv Ally McBeal, in cui appare per un paio di stagioni, con tanto di Golden Globe come miglior attore non protagonista. Purtroppo, i suoi ripetuti problemi di droga convincono la produzione ad allontanarlo dallo show, anche se prima il signorino si toglie la soddisfazione di farsela con la protagonista Calista Flockhart: poco importa se ufficialmente è ancora sposato con Deborah Falconer, la prima moglie portata all’altare nel ’92 dopo appena 42 giorni di corteggiamento e liquidata nel 2004… anche perché nel 2005 lui dovrà sposare la produttrice Susan Levin, che ha incontrato sul set di Gothika e che pare averlo aiutato più di chiunque altro a chiudere con le droghe (tanto da meritare un tatuaggio sul bicipite del maritino: “Suzie Q”).

Per la cronaca, tra le ex fiamme di Downey Jr. c’è un’altra star televisiva, Miss Sex and the City Sarah Jessica Parker, sua compagna dall’84 al ’91, anche lei allontanatasi a causa della sua tossicodipendenza. Ebbe sì: il giovanotto ha diversi trascorsi con le droghe e fra il 1996 e il 2001 viene arrestato più volte per il consumo di stupefacenti (è talmente fuori che gli capita pure di intrufolarsi a casa dei vicini e mettersi a dormire in uno dei loro letti). Non contento, mentre è in libertà vigilata si scorda un po’ troppo spesso dei test anti-droga cui deve sottoporsi periodicamente, e finisce che lo mettono dentro a intervalli più o meno regolari. Nel 2003, però, sembra finalmente essersi disintossicato, anche grazie alla meditazione, allo yoga e a un’arte marziale cinese chiamata Wing Chun. Parola di Junior. È quindi ora di ricominciare, di recuperare il tempo e i progetti perduti per colpa dei suoi vizietti: fra i titoli più importanti, Kiss Kiss Bang Bang, Good Night, and Good Luck, Guida per riconoscere i tuoi santi, A Scanner Darkly – Un oscuro scrutare, Fur, Zodiac, Tropic Thunder, fino al ruolo della svolta (per gentile concessione della Marvel).

È infatti lui a prestare il volto e l’ingegno a Tony Stark, l’Iron Man dell’omonimo film del 2008, seguito da un cameo ne L’incredibile Hulk e dai due sequel, Iron Man 2 e 3 (passando per il collettivo supereroico The Avengers, per cui sono previsti altri due capitoli). Dati alla mano, Robert non ha molto da invidiare al miliardario Stark: secondo Forbes, è lui l’attore più pagato fra il 2012 e il 2013, con una stima di 75 milioni di verdoni guadagnati per The Avengers e l’ultimo Iron Man, e chissà cosa combinerà con i prossimi film della Marvel (che poi, con un box office così non gli serve neppure l’anti-ruggine). Il supereroe corazzato, peraltro, non è l’unica celebrity letteraria del suo curriculum: c’è anche il mitico Sherlock Holmes à la Guy Ritchie con cui Downey Jr.  si cimenta prima nel 2009 e poi nel 2011, col sequel Gioco di ombre, sempre affiancato dal fedele Jude Law. Elementare Watson.

Anche la torta e lo spumante in certe occasioni sono elementari, ma con lui sarebbe meglio evitare gli alcolici, no? Limitiamoci ad accendere le 49 candeline, va’. HAPPY BIRTHDAY ROBERT!

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