Pets – Vita da animali: recensione del film Illumination

Pets - Vita da animali

Come da tempo ci ha abituato il prolifico panorama dell’animazione mainstream, ecco un nuovo film tecnicamente perfetto, confezionato con grande abilità e notevole gusto visivo, una storia adatta a tutti e per ogni età. I bambini impazziranno nel seguire con il fiato sospeso le gesta dei tanti animaletti, mentre i grandi rideranno delle tante gag e battute e sicuramente non potranno non cogliere le innumerevoli citazioni di film famosi, come La febbre del sabato sera con John Travolta o Grease. Infatti Pets – Vita da animali è già campione di incassi negli USA, avendo raggiunto i 350 milioni di dollari e avendo così abbondantemente superato i record raggiunti da Shrek e altri capolavori animati.

 

La trama di Pets – Vita da animali

Max, un cagnolino di razza improbabile, vive la sua vita tranquilla insieme alla sua amata padrona Katie. Condivide la quotidianità delle lunghe giornate in cui Katie è al lavoro con una combriccola di animaletti domestici che affollano gli appartamenti del suo condominio e di quelli limitrofi. Ma un giorno arriva in casa un ospite inatteso, Duke, un cagnone enorme e dai modi invadenti, quanto maldestri. Duke trascinerà l’abitudinario Max e i suoi amici in una mirabolante avventura per le strade di New York, fino a finire nelle fogne della metropoli, in balia degli animali abbandonati, capeggiati da un coniglietto psicopatico e bellicoso.

Pets - Vita da animali

Il film è stato realizzato dagli stessi creatori dei fortunati Minions e come consuetudine nel lungo processo di realizzazione di un opera d’animazione è diretto a quattro mani da Chris Renaud e Yarrow Cheney. La tecnica utilizzata è il 3D, anche se non viene mai tralasciato un lodevole gusto pittorico e materico che rimanda in molte inquadrature all’animazione tradizionale degli anni 50 e 60. Basti pensare ai colori autunnali di Central Park o all’aspetto romanticamente decadente degli edifici di Manhattan, o ancora al regno sotterraneo delle fogne, dove si sono riuniti in una strampalata comunità alternativa tutti gli animali indesiderati e abbandonati. Tutto questo rende Pets – Vita da animali un oggetto singolare e prezioso,  di grande classe, che lo allontana inconfutabilmente dal film colorato e plasticoso a cui tanti prodotti digitali ci hanno purtroppo abituato.

Tutti i personaggi sono magnificamente descritti, sia nel loro aspetto visivo che nel loro carattere emotivo, oltretutto mettono in scena comportamenti e piccoli gesti che solamente chi vive con un cane, un gatto, un coniglio o un iguana, può riuscire pienamente a riconoscere e ad apprezzare. Questo è un pregio incredibile, certo, ma forse anche l’unico limite, che potrebbe frettolosamente portare a etichettare la pellicola per qualcosa destinato quasi esclusivamente agli amanti degli animali.

Pur nella loro umanizzazione, i vari animaletti della storia, mantengono vigorosamente la loro autonomia “bestiale” e riescono con rara simpatia a trasportarci in un mondo fatto di lunghe attese, di comportamenti astrusi e compulsivi,  di piccoli rituali legati a spazi, oggetti. Incredibilmente delicata e ben descritta è  la convivenza forzata tra umani e animali e tra animali e animali. E non mancano certo i rimandi a valori fondamentali come amicizia, convivenza e rispetto tra individui diversi.

Alla Mostra del Cinema di Venezia è stata organizzata una proiezione speciale per i bambini in compagnia dei  loro animali. Sarebbe bello se fosse fatta la stessa cosa in varie città in occasione dell’uscita in Italia, prevista per il 6 ottobre.

In apertura è abbinato un delirante cortometraggio, dove i Minions si barcamenano goffamente per riuscire a racimolare i soldi per potersi comprare un agognato frullatore. Pochi minuti demenziali ma estremamente divertenti e liberatori.

- Pubblicità -