Anija - La Nave

In Anija – La Nave nel 1991, dopo anni di regime comunista, le maglie della dittatura albanese iniziano ad allentarsi e i cittadini dello stato balcanico si animano di nuova speranza e vitalità. È durante il periodo di lento sgretolamento di uno degli ultimi stati socialisti d’Europa che l’Italia si trova, suo malgrado, protagonista del cosiddetto “esodo albanese”, che raggiungerà il suo apice con l’attracco al porto di Brindisi della nave mercantile Vlora, carica di circa Ventimila profughi, avvenuto il 7 Agosto.

 

Anija – La Nave, il film

Il regista di origini albanesi Roland Sejko ripercorre gli ultimi anni della dittatura comunista e le conseguenze storiche e culturali che questa ha creato  nel suo paese tramite intense immagini di repertorio. La ricerca dei connazionali stabiliti ormai in Italia parte proprio da qui, dalle foto, i ritagli di giornale, i servizi televisivi di quei concitati mesi estivi nei quali una miriade di persone si riversarono nel porto di Durazzo, finalmente aperto, per raggiungere una libertà per molti sconosciuta. Inizia così un viaggio a ritroso nel tempo, nel quale diverse voci raccontano la loro storia, la vita in Albania e il loro viaggio disperato nel canale d’Otranto per raggiungere le coste pugliesi.

L’amore per il dettaglio, per la ripetizione delle scene più toccanti, l’abile accostamento d’immagini, la colonna sonora intensa ed emozionante fanno di questo documentario non solo un valido documento, ma soprattutto un toccante racconto da parte di chi quell’inferno l’ha vissuto in prima persona. I ricordi e le storie si snodano per quasi un decennio, dalla difficoltà a raggiungere e guadagnarsi un posto sulle prime navi che salpavano nella primavera del 1991, al periodo dei rimpatri forzati e degli scontri con le forze dell’ordine italiane, fino alla terribile pagina dell’anarchia che il “paese delle Aquile” ha vissuto nel 1997. Ciò che si avverte immediatamente è la necessità di raccontare e di far raccontare a chi ha provato questa difficile esperienza, per esorcizzare senza dimenticare, quei giorni di paura e speranza. Un film emozionate e pieno di amore, necessario e utile a capire e riaprire una pagina di storia recente che pare dimenticata.

 

- Pubblicità -