Tartarughe Ninja recensione del film con Megan Fox

Tartarughe Ninja

tartarughe ninja poster - CopiaC’è la pizza, c’è il furgone di Channel 6, c’è April O’Neil, c’è sia il Maestro Splinter che Shredder, ma soprattutto ci sono loro, Leonardo, Michelangelo, Raffaello e Donatello: tartarughe, mutanti, ninja e adolescenti.

 

La città è in pericolo, il Clan del Piede sta fortificando la sua presa criminosa sulle strade e sugli onesti cittadini, ma degli eroi sorgeranno dalle viscere della città, degli eroi coraggiosi e disposti a proteggere le persone, dei ninja super addestrati e … grandi mangiatori di pizza!

Dopo diversi progetti cinematografici, la serie a fumetti originale del 1984 e l’indimenticabile serie animata a cavallo tra gli ’80 e i ’90, ritornano al cinema, per la regia di Jonathan Liebesman (sotto la catastrofica ed esplosiva guida di Michael Bay in produzione) i quattro verdi amici che hanno accompagnato l’infanzia e l’adolescenza di chi è stato tanto fortunato da nascere agli inizi degli Eighties. Operazione nostalgia? Probabilmente sì, eppure Tartarughe Ninja ha proprio tutto per far divertire e intrattenere il pubblico, giocando sia sull’affetto pregresso dei più grandi, sia sulla passione per lo humor che potremmo ormai definire demenzial-marveliano che hanno sviluppato i giovanissimi spettatori negli ultimi anni (le puzzette sembrano essere diventate irresistibili).

Tartarughe NinjaLa trama è un pretesto narrativo abbastanza semplice che diventa appunto scusa per raccontarci di questi quattro prodigi della natura, visti attraverso gli occhi di April O’Neil/Megan Fox. Anche la scelta di quest’attrice diventa ascrivibile ad un occhio di riguardo verso il fandom che aveva già fatto la fortuna di Transformers (ancora Bay) e che è esattamente lo stesso target di questo film.

Azione mozzafiato e tanti buoni sentimenti, ma soprattutto quattro giganteschi (in tutti i sensi) protagonisti che catalizzano completamente l’attenzione, frutto di un grandissimo lavoro tecnico e artistico. Le tartarughe ninja sono state dal ‘chirurgo’ e si sono preparate per apparire più realistiche ma soprattutto fisicamente e caratterialmente molto più definite e specifiche rispetto alle loro versioni precedenti, cosa che costituisce senza dubbio il punto di forza del film.

Ovviamente ogni eroe ha un avversario che si rispetti, e quando gli eroi sono quattro il cattivone deve esserne all’altezza. Shredder, l’uomo di latta della serie animata, diventa un ninja super accessoriato, con lame, coltelli e rasoi che spuntano da ogni parte della sua inossidabile armatura. Ma il gioco di squadra vince sempre, e queste giovani tartarughe, che somigliano sempre più a una gang hip hop di colore, sapranno fare squadra e far vincere il bene, i buoni sentimenti e i valori della famiglia, senza troppo miele però.

Nostalgici con figli a carico, neofiti dell’ultim’ora, amanti del cinema di Michael Bay (quello divertente), se state cercando un film da vedere nel week-end, Tartarughe Ninja fa al caso vostro. E poi c’è Megan Fox, che si può chiedere di più?

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