Una Notte al Museo 3: il segreto del faraone: recensione

Una notte al museo 3 - Il Segreto del Faraone

Con Una notte al museo 3 – Il Segreto del Faraone, Shawn Levy confeziona, su basi solide e un fandom affezionato, una commedia d’azione e d’avventura, che pur svolgendosi completamente all’interno del British Museum, attraversa il mondo, esplorando le sale a tema del prestigioso edificio, e ci permette di incontrare nuovi personaggi che impreziosiscono ulteriormente il quadro di figure storiche (e non) che costellano il franchise.

 

Il mattatore assoluto, Ben Stiller, si destreggia con grande abilità trai comici battibecchi con i suoi compagni d’avventura, che, nonostante il doppiaggio a volte estremamente caricato, riesce a rendere l’idea delle diverse appartenenze geografiche e storiche (soprattutto nel gustoso caso di Ottaviano per noi italiani).

Una notte al museo 3 – Il Segreto del Faraone troviamo anche qualche new entry, su tutti il prode e un po’ buffo Lancillotto di Dan Stevens, alle prese con un personaggio comico, e Rebel Wilson, nei panni dell’eccentrica controparte londinese di Stiller. Come se non bastasse, lo stesso Ben Stiller si lancia in un doppio ruolo, dando vita a Le’, un uomo di Neanderthal che crede Larry suo padre. Complice la casa di produzione, Twenty Century Fox, il film gode anche di qualche gustoso cameo che farà sicuramente sorridere molti spettatori.

Una notte al museo 3 Trama

Al Museo di Storia Naturale di New York, tavola di Ahkmenrah comincia a morire, a perdere la sua magia, e così Larry, insieme ai fedeli ‘pezzi da museo’ Teddy Roosvelt, Jedediah, Ottaviano, Attila, Ahkmenrah e Sacajawea, si trova costretto a volare al Londra, al British Museum, dove spera di trovare la soluzione alla tremenda catastrofe che si sta abbattendo sui suoi amici. Se la tavola magica morirà, anche la magia che avvolge il museo finirà per sempre, e non ci sarà mai più vita notturna. Un compito, quello di Larry, degno della più nobile e famosa impresa dei cavalieri della tavola rotonda alla ricerca del Santo Gral.

Con alcuni momenti registicamente e scenograficamente brillanti, Una notte al museo 3 – Il Segreto del Faraone è una commedia senza pretese, che ripete lo schema dei film precedenti risultando quindi poco originale, ma che nella sua semplicità concede allo spettatore 90 minuti di spensieratezza.

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