Arriva in anteprima assoluta per l’Italia al RomaFictionfest, come evento speciale, THE PRISONER, remake dell’omonima serie tv Cult inglese del 67’, e a presentarcela arriva il protagonista Jim Caviezel (La passione di cristo, La sottile linea rossa).
In leggero ritardo sulla tabella
di marcia, il sorridente Jim arriva al photocall con uno
sharme da attore importante qual è. Dopo aver salutato la sala
inizia la conferenza stampa e sin dalle prime
“So che la prima serie riguardava i temi scottanti della guerra fredda, e una critica alla Russia, con questo nuovo lavoro abbiamo cercato di contestualizzare le tematiche prettamente politiche ai giorni nostri.”
Poi gli è stato chiesto come trovava Roma oggi: “Adoro Roma, ai
tempi di The Passion passai molto tempo qui, mi piace ammirare
tutte le straordinarie opere che ha questa città, quando
cercavo di trovare ispirazione nell’interpretare il personaggio di
Gesù, mi sono ispirato molto al lavoro artistico di Michelangelo,
Da Vinci, etc. E’ incredibile come in giovane età Michelangelo sia
riuscito a compiere un’opera come il David, ricordo di aver letto
che gli fecero una critica sulla sua grandezza, e sulla sua
ossessionata ricerca dello sguardo giusto, io penso che la
grandezza sia quella interiore e che non ha tanto importanza
l’aspetto esteriore.”
Altre domande gli sono state rivolte sul come il suo personaggio
sia un ribelle: “Io credo che al mondo esistono due tipi di
ribelli: uno con una causa, l’altro senza. James Dean è un ribelle
senza causa, io in Prisoner sono un ribelle che ha una causa.”
Una anche sul suo compagno di set Ian McKellen: “E’ un attore straordinario, quando sul set ti confronti con professionisti di questo calibro devi sempre riuscire a dare il mille per mille, per non sfigurare. E’ stimolante, è una persona fantastica e rispettosa. Se non c’era lui non sarei mai arrivato a fare questo film”.
La miniserie, scritta da Bill Callagher e diretta da Nick Hurran, ruota intorno a Michael, un newyorkese che , dimessosi dal lavoro che viene rapito da un gruppo di sconosciuti e si trova improvvisamente in una cittadina ai confini del deserto, chiamata “Il Villaggio”. Su tutto e tutti vigila il due (Ian McKellen), anziano del villaggio che accoglie Michael, e cerca di farlo ambientare.



