È morto Arnoldo Foà

Si è spento a Roma Arnoldo Foà, a pochi giorni dal suo 98esimo compleanno, che avrebbe festeggiato il 24 gennaio. Ci ha lasciato intorno alle 17.30, dopo un’improvvisa crisi respiratoria.

 

Foà comincia la sua attività di attore nel mondo del teatro, intorno ai 17 anni, prima di iniziare a frequentare il Centro sperimentale di cinematografia a Roma. Dovrà però abbandonare gli studi nel 1938, a causa delle leggi razziali. Foà, in quanto ebreo, dovrà usare anche un nome fittizio per poter lavorare, spesso sostituendo gli attori malati. Lavora in alcune delle compagnie teatrali più prestigiose e nel 1943, in piena guerra, si rifugia a Napoli. Qui diventa capo-annunciatore per la Radio Alleata PWB e, quasi come una rivincita sul regime fascista, sarà proprio lui ha comunicare, l’8 settembre 1943, l’armistizio con gli Alleati.

Dopo la guerra la sua carriera riprende intensamente. In teatro interpreta La brava gente di Irwin Shaw, Delitto e castigo e La luna è tramontata diretti da Visconti, e tanto altro.  Ma non c’è solo il teatro nella sua vita, Foà torna a lavorare anche nel cinema, in numerose pellicole tra cui citiamo Processo di Orson Welles, I cento cavalieri di Vittorio Cottafavi e L’uomo venuto dal Kremlino, al fianco di Anthony Quinn. Arriva al grande pubblico soprattutto attraverso la radio e la televisione, grazie anche alla sua voce calda e inconfondibile, diventando uno dei primi divi della televisione italiana. Sono stati realizzati recentemente anche due docufilm su Foà, Almeno io Fo… e Io sono il teatro. Arnoldo Foà raccontato da Foà.

Arnoldo Foà è stato anche insignito del cavalierato di Gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica nel 1985, e la sua nomina era stata proposta per il ruolo di senatore a vita.

I funerali laici si terranno nella Sala della Protomoteca del Campidoglio di Roma, dove aveva festeggiato i suoi 95 anni, probabilmente lunedì.

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