Cinquanta sfumature di grigio bannato in India

Gli spettatori indiani non potranno “gustarsi” Cinquanta sfumature di grigio. Il Central Board of Film Certification (CBFC), organo del governo indiano preposto alla certificazione dei film prima del passaggio in sala, non ha infatti dato il nulla osta al primo adattamento cinematografico del romanzo di E.L. James.

 

La Universal aveva in realtà sottoposto alla commissione una versione del film privata di molte sequenze di nudo e di sesso. Nonostante il CBFC non si sia espresso sulle motivazioni del rifiuto, è trapelato che a far storcere il naso ai membri del board siano state alcune espressioni spinte presenti nella sceneggiatura di Cinquanta sfumature di grigio.

Il film diretto da Sam Taylor-Wood ha ricevuto lo stesso trattamento in Malesia (che ha messo al bando anche la trilogia cartacea), Indonesia, Kenya, regione del Caucaso del Nord in Russia, Papua Nuova Guinea, Cambogia ed Emirati Arabi. Le sale in Nigeria hanno distribuito il film per un breve periodo di tempo prima che la censura intervenisse. Versioni censurate sono state distribuite anche in Zimbabwe e Filippine.

Cinquanta sfumature di grigio ha già incassato oltre 500 milioni di dollari in tutto il mondo.

 Fonte: Variety

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