Dan Gilroy, Nightcrawler e lo tsunami dei supereroi

Il regista Dan Gilroy, dopo aver ritirato il premio come Miglior Film d’Esordio agli ultimi Independent Spirit Award, durante il suo acceptance speech si è rivolto ai suoi colleghi filmakers indipendenti considerandoli come “sopravvissuti ad uno tsunami di film a base di supereroi”.

 

Premiato per il suo film Nightcrawler– lucida e cinica riflessione sul ruolo dei media al giorno d’oggi, presentato alla nona edizione del Festival del Film di Roma- Gilroy si è scagliato con veemenza contro lo strapotere dell’industria hollywoodiana ormai dominata dai cosiddetti superhero movies dichiarando:

“Film indipendenti, la fondazione in particolare e tutti coloro presenti qui oggi, penso che abbiamo resistito ad uno Tsunami di film sui supereroi che si è abbattuto su questa industria. Siamo sopravvissuti e abbiamo prosperato e credo che questo sia lo spirito giusto”.

Gilroy ha riservato delle parole di elogio per il protagonista del suo film- e co- produttore- Jake Gyllenhaal, un tempo corteggiato dall’industria mainstream per sostituire Tobey MaGuire nella prima trilogia di Spiderman diretta da Raimi e, in tempi più recenti, valutato dalla Warner Bros. per interpretare un ruolo nel prossimo superhero movie Suicide Squad, offerta che ha poi declinato; mentre invece la sua partner in scena Rene Russo, nella vita moglie di Gilroy, ha ricoperto il ruolo della moglie di Odino, Frigga, in entrambi i due capitoli del franchise di Thor.

Fonte: The Hollywood Reporter

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Ludovica Ottaviani
Ex bambina prodigio come Shirley Temple, col tempo si è guastata con la crescita e ha perso i boccoli biondi, sostituiti dall'immancabile pixie/ bob alternativo castano rossiccio. Ventiquattro anni, di cui una decina abbondanti passati a scrivere e ad imbrattare sudate carte. Collabora felicemente con Cinefilos.it dal 2011, facendo ciò che ama di più: parlare di cinema e assistere ai buffet delle anteprime. Passa senza sosta dal cinema, al teatro, alla narrativa. Logorroica, cinica ed ironica, continuerà a fare danni, almeno finché non si ritirerà su uno sperduto atollo della Florida a pescare aragoste, bere rum e fumare sigari come Hemingway, magari in compagnia di Michael Fassbender e Jake Gyllenhaal.