The Punisher: ecco perché la Marvel ha scartato lo script di Kurt Sutter

The Punisher

Durante una recente intervista rilasciata a Looper lo sceneggiatore Kurt Sutter ha avuto modo di parlare, non senza un evidente pizzico di amarezza e fastidio, della propria turbolenta esperienza con The Punisher War Zone, il celeberrimo e travagliato reboot del noto adattamento cinematografico ispirato al personaggio Marvel Comics di Frank Castle per il quale Sutter aveva inizialmente elaborato uno script, in seguito rifiutato dai vertici della Marvel che si sono presi la libertà di modificare radicalmente la narrazione.

 

Ricordando il suo coinvolgimento iniziale nel progetto di The Punisher War Zone diretto nel 2008 da Lexi Alexander (dopo le defezioni di Jonathan Hensleigh Thomas Jane), Kurt Sutter ha confessato le possibili ragioni che avrebbero condotto i vertici Marvel a rifiutare il suo script e ad affidare il lavoro a Nick Santora, affermando che “sono un grande fan della Marvel, ma da piccolo non amavo leggere fumetti tutto il tempo. Non ho avuto modo di entrare in quel mondo in maniera immersiva fino a circa 15 anni fa, nel periodo in cui ho iniziato a lavorare sulle graphic novel. Mi sono appassionato a questo universo durante un soggiorno a Parigi, perché ila loro industria grafica è avanti decenni rispetto alla nostra! Non mi sono reso conto che non ci si può prendere delle libertà con i personaggi dei fumetti, perché sono già definiti e a quelli bisogna attenersi. Sono molto classici, stereotipati, ma questo è ciò che li rende così interessante per il pubblico … Quindi sono personaggi a due dimensioni per una ragione e questo è lo scopo per il quale servono. Così ho cercato di espandere l’universo Marvel in una direzione che non avrebbe dovuto essere messa in atto“.

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Mettendo in evidenza la genesi alquanto rocambolesca e in parte sfortuna che ha riguardato il personaggio di The Punisher nel corso dei suoi vari adattamenti sul grande schermo – il primo Il Vendicatore del 1989 con Dolph Lundgren The Punisher del 2004 con Thomas Jane, a cui seguì il reboot del 2008 The Punisher War Zone interpretato da Ray Stevenson – Kurt Sutter ha affermato che “nel momento in cui componevo il mio script stavo cercando di scrivere riguardo all’emotività di questo tizio e motivare la sua assurda violenza con qualche tipo di significato. Stavo solo cercando di scavare un pò di più nell’angoscia mentale che egli ha attraversato e di giustificarla. Quindi penso che  quello che stavo cercando di fare è stato di umanizzare un pò di più il personaggio di The Punisher. Ma è il genere di cose che non hanno molto seguito in un progetto del genere, non si può davvero avere una sottotrama che esplori questo genere di cose. Non in un blockbuster estivo della Marvel“.

Reduce dal grande successo della serie FX Sons of AnarchyKurt Sutter sembra pronto a tornare a trattare la materia di The Punisher, soprattutto dopo l’annuncio dell’ingresso del noto anti-eroe nell’universo della seconda stagione di Daredevil prodotta da Marvel e  Netflix, il quale sarà interpreto da Jon Bernthal.

Fonte: Looper

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