James McAvoy tornerà nel MCU come Xavier? Ecco la sua grande critica al franchise degli X-Men

James McAvoy

James McAvoy rivela la sua unica critica al franchise degli X-Men quando riflette sul suo ruolo di fondatore degli X-Men, il Professor Xavier, nella serie di film Marvel prodotta dalla Fox. McAvoy si è unito al franchise nel film prequel di Matthew Vaughn del 2011 X-Men: L’inizio nei panni della versione più giovane del personaggio interpretato per la prima volta da Patrick Stewart, riprendendo il suo ruolo in tre film successivi. X-Men: L’inizio ha presentato al pubblico Charles Xavier di McAvoy nel 1962, dove incontra il giovane Erik Lensherr (Michael Fassbender) e riunisce un gruppo di giovani mutanti per opporsi all’Hellfire Club di Sebastian Shaw (Kevin Bacon), con i film seguenti che esplorano in seguito conflitti con i nemici degli X-Men, comprese le Sentinelle, così come il reclutamento dei membri più riconoscibili della squadra.

 

In un’intervista con GQ, McAvoy ha riflettuto sul suo periodo nei panni di Charles Xavier nel franchise X-Men di Fox innanzitutto alla luce di un suo eventuale ritorno nell’ambito del MCU. L’attore ha avuto modo di rivelare l’unica critica che ha avuto in merito al ruolo e ai film in cui lo ha interpretato (X-Men: L’inizio, X- Men: Giorni di un futuro passato, X-Men: Apocalisse e X-Men: Dark Phoenix). L’attore ha rivelato di ritenere che i seguenti film non sfruttassero la dinamica stabilita per la prima volta tra Xavier e Lensherr nel primo film ed esplorassero ulteriormente la complessa relazione della coppia.

“La mia più grande critica a ciò che abbiamo fatto durante i quattro film dopo la prima esperienza, è stato che non abbiamo approfittato del rapporto tra [Xavier e Magneto], che ha davvero costituito la spina dorsale del primo film. Quindi mi chiedo come avremmo mai potuto sfruttare quell’incredibile arma che avevamo?”. Mentre, in merito alla sua partecipazione al MCU, James McAvoy ha dichiarato: “Sicuramente non ho ricevuto la chiamata. E se la avessi ricevuta, sicuramente non te lo direi.”

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