House of Cards: Robin Wright racconta come ha salvato la serie

House Of Cards

Come molti sapranno, House of Cards si chiuderà con la sesta stagione composta da soli otto episodi e senza il suo protagonista: Kevin Spacey. Le accuse fatte contro di lui lo scorso anno dall’onda travolgente del #metoo hanno decretato il suo licenziamento e l’allontamento immediato da ogni set. L’ultimo atto della fortunata serie Netflix sarà quindi affidato completamente alla sola protagonista femminile Robin Wright, di cui una recente intervista a Porter rivela il ruolo fondamentale che ha assunto in questi mesi difficili.

 

La serie è stata molto, molto vicina alla cancellazione per la situazione che si è venuta a creare” ha dichiarato l’attrice “La gente molto spesso diceva: ‘Dobbiamo chiudere altrimenti daremo l’impressione di star esaltando o premiando un comportamento sbagliato!’. Ma io ero convinta che avremo dovuto darle un finale e portare a termine gli impegni presi in questi anni. Lo dovevamo anche alle persone che hanno amato la serie.”.

La Wright racconta quindi di aver incontrato in prima persona i dirigenti di Netflix alla fine del 2017 per trovare una soluzione al fine di non cancellare l’intero show. Oltre al dispiacere artistico di non portare a termine un progetto, l’attrice era seriamente preoccupata del lavoro dei suoi colleghi di set. Secondo alcune stime, riportate da lei stessa, con l’interruzione della lavorazione di House of Cards 600 persone avrebbero perso il posto, senza considerare tutti i collaboratori esterni che ogni giorno lavorano su un set cinematografico. Così, sebbene con un numero di puntate limitato, Claire Underwood cercherà di dare un finale dignitoso ad una delle produzioni televisive che ha cambiato la storia del piccolo schermo.

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