Festa di Roma 2015: Carol incontro con Todd Haynes

Il regista Todd Haynes è arrivato alla Festa del Cinema di Roma 2015 per un doppio appuntamento: incontrare il pubblico dell’Auditorio e parlare del film presentato oggi in Selezione Ufficiale Carol.

 

Carol è basato sul romanzo di Patricia Highsmith del 1952 quando una relazione tra due donne era considerata una indegnità immorale: quanto è cambiata la situazione? “Il libro è stato scritto alla fine degli anni ’40 con il titolo The Price of Salt e Patricia non trovava un editore quindi rimase per molto tempo un romanzo underground sulle lesbiche, tra l’altro firmato con uno pseudonimo. Tantissimi anni dopo, cambiarono il titolo in Carol e acquisì più consensi. Posso affermare che fortunatamente negli Stati Uniti la situazione è cambiata radicalmente, ma non posso dire lo stesso di tanti altri paesi.” 

Todd Haynes continua, notando come, per quanto la situazione sia cambiata, certe cose no,“Si capisce che Carol ha fatto tutte le cose giuste nella vita: è ben educata, si cura, cura la casa, cresce sua figlia, si presenta bene al fianco del marito. Ma già nella sceneggiatura c’è stato un cambiamento in come rappresentiamo gli uomini: sia Hardge che Richard non hanno punti di riferimento, non sanno cosa aspettarsi in una situazione del genere. Kyle Chandler è un’attore straordinario e non è stato facile trovare un attore da mettere di fronte a Cate Blanchett, che ti faccia credere in un matrimonio dove lui ha un’autorità su di lei, insomma che non fosse un ragazzino. Sono persone intelligenti, che hanno fatto delle scelte e sanno come affrontarle. Ma è la norma che ci sia una pressione per mantenere lo status sociale ancora oggi in questo tipo di ambiente.”

Che cambiamenti ci sono stati nel film rispetto al libro? “Siamo rimasti molto fedeli al libro di Patricia ma una delle prime decisioni che abbiamo preso con lo sceneggiatore Phillis Nagy era quello di cambiare le professioni di Therese e Richard, che nel libro erano una scenografa di Broadway e un pittore. Insomma due personalità più definite e soprattutto che frequentavano un ambiente artistico, più aperto. Invece noi abbiamo voluto una Therese più impreparata a quello che le sarebbe potuto capitare poiché non aveva esempi di amore tra donne nel suo ambiente.” 

Si può parlare di un omaggio al film Il Viale del Tramonto? “A dire il vero non è stato Sunset Boulevard ad ispirare i cambiamenti dalla prima alla seconda stesura della sceneggiatura. Piuttosto Charles Leek con Brief Encounter scritto da Noel Coward, che rappresenta benissimo lo stato molto fragile degli innamorati. Per questo ho adottato questa struttura per il film, partendo dal punto di vista di Therese e poi tornando indietro a scoprire di cosa trattava quella conversazione, cosa avevamo interrotto. Quello che hanno patito le donne e quanto sono cambiate nell’arco del film…tanto da capire che alla fine è Carol il personaggio più debole.”

Nei panni della più matura Carol troviamo Cate Blanchett e accanto a lei, ad interpretare la giovane Therese, Rooney Mara: “Entrambe le attrici sono state fantastiche e non potrei immaginare nessun’altra in quei ruoli.” commenta Todd Haynes, “Cate Blanchett era la nostra Carol da subito, è entrata nel progetto da quando io stesso ho letto la sceneggiatura la prima volta tantissimi anni fa e sono stato contento di aver trovato anni dopo la sua giusta controparte. Sono sempre stato impressionato dall’intensità di Rooney Mara. Il suo modo di comunicare con il media del cinema, il suo modo di portare lo spettatore a fidarsi di lei e del suo personaggio. Cate fa questo lavoro da più tempo ma con Rooney sono molto simili: entrambe versatili, intelligenti, molto preparate. Tutte e due capivano la componente narrativa e quando era il loro momento in base al punto di vista nella storia. Inoltre entrambi i ruoli erano delle sfide e ce ne erano tante con un film  d’epoca low budget girato in soli 32 giorni!”

 

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