
È diventata un’abitudine dei registi trascurare alcuni punti essenziali dei fumetti su cui si basano i film di supereroi. Il primo Wonder Woman ha fatto un ottimo lavoro rimanendo fedele al materiale originale, che è stato uno dei motivi per cui il film ha funzionato così bene. Per cercare di non commettere troppi errori, anche Wonder Woman 1984 farebbe bene a trasporre alcuni dettagli chiave dei fumetti. Ecco perché Screen Rant ha raccolto i 10 dettagli chiave dai fumetti che il sequel di Patty Jenkins non dovrebbe assolutamente trascurare:
I fratelli di Wonder Woman

Il fatto che i suoi fratelli non siano ancora mai apparsi è un buco di trama piuttosto evidente, soprattutto in considerazione del fatto che dovrebbero essere anche loro molto potenti. Per non parlare del fatto che Shazam! ha mostrato l’eroe del titolo sfruttare i poteri di Achille ed Ercole.
Le precedenti identità di Cheetah

Il sequel non ha bisogno di includere nessuna delle due come parte essenziale dell’arco narrativo di Minerva, ma dovrebbero comunque essere menzionate per settare correttamente la storia del personaggio. Anche i fumetti lo hanno fatto, con le prime due identità utilizzate da Minerva come uno dei suoi tanti alias.
L’ossessione di Cheetah per il Lazo della Verità

A giudicare da ciò che viene mostrato nell’ultimo trailer, questo sembra essere il set-up perfetto per la trama del film ed un ottimo modo per introdurre il personaggio di Cheetah nel DCEU. Se non altro, l’interesse di Cheetah per il Lazo della Verità deve comunque essere affrontato, poiché è stata proprio questa ossessione ad averla portata a cementarsi come acerrima nemica di Wonder Woman.
Le Olimpiadi delle Amazzoni

In effetti, la prima apparizione di Wonder Woman nell’All-Star Comics #8 del 1941 l’aveva vista prendere parte alle Olimpiadi per vincere la possibilità di accompagnare Steve Trevor in America. Il film può servirsi delle Olimpiadi per parlare del passato di Diana e per affrontare ancora i retroscena di Themiscyra.
L’influenza di Urzkartaga su Cheetah

Dopotutto, nella cronologia originale, i suoi poteri erano il risultato dell’ingestione di una miscela fatta proprio da Urzkartaga. Cheeta è anche diventata fedele a questo dio, cosa che può essere implementata anche nella storia del sequel. Avrebbe senso per Wonder Woman andare contro un altro essere divino; le sue battaglie con Cheetah possono essere il modo per farlo.
La volontà di Wonder Woman di usare la forza letale

Era stata lei a uccidere Lord in Wonder Woman (vol.2) #219, il che significa che c’è un precedente tra questi due personaggi che può essere affrontato anche nel film. Questo aspetto avrebbe senso anche sulla scia della personalità più indurita di Wonder Woman dopo quello che è successo nel primo film.
La resurrezione di Steve Trevor attraverso mezzi mistici

È successo in Wonder Woman #223 del 1976, quando Ippolita fece rianimare Afrodite. Il film può richiamare questa prospettiva dei fumetti e non ci sarebbe alcun problema nel farla adattare alla storia, poiché l’uso della magia è stato già stabilito all’interno del DCEU.
Steve Trevor è un cittadino onorario di Themiscyra

Questo non è soltanto un onore, poiché le Amazzoni lo considerano come il massimo livello di rispetto. Wonder Woman 1984 può convalidare il sacrificio di Steve e il suo ruolo tra le Amazzoni includendo questo punto nella storia del sequel.
I poteri astrali di Wonder Woman

Il sequel non deve rendere tale abilità una parte dell’infinita serie di abilità di Diana, ma sarebbe appropriato includere i poteri astrali come esperienza a cui si sottopone per stare di nuovo con Steve. Al di là delle speculazioni sulla trama, il potere astrale potrebbe anche essere un grande segnale al suo lignaggio da parte degli dei dell’Olimpo.
Il rituale di corteggiamento delle Amazzoni
Wonder
Woman aveva confermato che le Amazzoni intrattenevano
rapporti tra loro. Questo aspetto dovrebbe essere mostrato
piuttosto che soltanto decantato, e Wonder Woman
1984 potrebbe includere il rituale di corteggiamento delle
Amazzoni per spiegare come si formano queste relazioni.
Per riassumere, il rituale prevede l’offerta di una noce di cocco con una collana al suo interno che la donatrice benedice e offre al suo partner. La conferma della loro relazione comporta una serie di test mentali e fisici per verificare la loro compatibilità. Insieme alle Olimpiadi, il rituale di corteggiamento è un altro ottimo modo per portare avanti la loro cultura affinché i fan possano comprendere.
