Come sappiamo da qualche anno a questa parte la Marvel ha allungato con prepotenza il suo tentacolo spettacolare sul cinema, dando origine non solo ad un genere ma ad una vera e propria industria parallela, quella dei Cinefumetti.

Tra i film del Marvel Cinematic Universe, quelli della Fox e quelli Sony, i fumetti al cinema sono ormai routine. Ma forse ci sono dei film, realizzati negli anni passati, che pur avendo come protagonisti personaggi della Marvel, gli stessi famosi eroi che oggi conoscono tutti (anche grazie al cinema), sono poco noti, quasi sconosciuti. Ecco 8 film Marvel che forse non conoscete:

4Howard The Duck (1986)

Howard The Duck (1986)

Howard e il destino del mondo (Howard the Duck) è un film del 1986 diretto da Willard Huyck. Il film è basato sul personaggio di Howard il papero della Marvel Comics, creato da Steve Gerber e Val Mayerik, e vede protagonisti Lea Thompson, Tim Robbins e Jeffrey Jones.

Con un bilancio di produzione pari a 36ml $, il film ha incassato all’incirca 16ml $ in patria, rivelandosi un fallimento in termini quantitativi per le economie dei produttori, mentre a livello mondiale ne incassò circa 38ml $, che sono serviti in pratica a coprire i costi di produzione. 

Howard il papero e Beverly Switzler sono gli unici due personaggi presenti anche nel fumetto, ma la loro rappresentazione non è molto simile alle loro controparti fumettistiche. In Movie Guide, Leonard Maltin definisce l’opera come un “pasticcio senza speranza di un film“. Dal At the Movies with Gene Siskel and Roger Ebert è stato classificato come il “Peggior film del 1986”.

Il film fu adattato da Willard Huyck e sua moglie Gloria Katz e diretto da Huyck, senza alcuna indicazione da Gerber, il quale “sperava contro ogni speranza che la sceneggiatura del film e il film in sé non fossero così brutti come si pensava che fossero o, almeno, che non venissero accolti così malamente come pensava sarebbe stato“, citando alcuni titoli che l’autore “odiava” avessero trovato successo. Huyck e Katz sono stati considerati dei “luminari”