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Horror: i 10 miglior film ambientati al mare

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Horror: i 10 miglior film ambientati al mare

Non tutti gli horror devono necessariamente essere ambientati all’interno di case infestate o in luoghi misteriosi presi di mira da entità maligne. Alcuni dei migliori horror mai concepiti sono ambientati al mare, attorno a spiagge assolate all’apparenza tranquille che in realtà nascondono tra le loro onde striscianti, inquietanti ed enormi creature pronto a cibarsi di carne umana. Screen Rant ha raccolto i 10 migliori horror ambientati al mare:

Spiaggia di Sangue (1980)

In Spiaggia di Sangue, commedia horror squisitamente divertente diretta da Jeffrey Bloom, un’entità tanto malefica quanto misteriosa che abita nelle profondità della terra, inizia a risucchiare attraverso la sabbia ignari adolescenti che non faranno mai più ritorno a casa.

All’epoca della sua sua uscita in sala, la tagline ufficiale del film prendeva palesemente in giro quello del più celebre Lo Squalo. Anche se il film è sconosciuto ai più (in Italia è uscito direttamente in home video), rappresenta comunque un’allegra variante degli horror ambientati al mare.

The Mutilator (1984)

Parlando di mostri che invadono le spiagge ma non sono propriamente subacquei, The Mutilator, slasher americano del 1984 scritto, diretto e prodotto da Buddy Cooper e co-diretto da John S. Douglass, offre un degna alternativa al genere.

Il film – intitolato in origine Fall Break – segue un branco di scialbi adolescenti in cerca di emozioni forti in una dimore sulla spiaggia appartenente al padre di uno di loro. Ma Ed (il protagonista interpretato da Trace Cooper), non ha raccontato ai suoi amici della terribile storia orribile che riguarda la casa e il suo passato “rosso-sangue”…

Open Water (2003)

Se provare a fare un film incentrato sugli squali assassini, sulla scia de Lo Squalo, si rivela quasi sempre un’operazione fallimentare, lo sforzo messo in atto con Open Water è assolutamente coraggioso, e il risultato finale certamente degno di nota.

Basato su una storia vera, il film di Chris Kentis ripercorre l’esperienza straziante di Susan Watkins (Blanchard Ryan) e Daniel Kintner (Daniel Travis), due subacquei che sono stati inavvertitamente abbandonati nei Caraibi infestati da squali. Grazie ad un suspense pungente e ad un inevitabile senso di claustrofobia generato, Open Water è senza dubbio tra i più autentici horror ambientati al mare.

Lo Squalo 2 (1978)

La bellezza e il successo dell’originale resteranno ineguagliabili, ma è innegabile che Lo Squalo 2 sia il miglior sequel del franchise mai realizzato. All’epoca della sua uscita in sala il film venne ampiamente criticato, ma con gli anni in molti si sono ricreduti e hanno riconosciuto quanto in realtà il film fosse debitore del suo predecessore.

Ne Lo Squalo 2 la storia ricalca più o meno quella del primo film: il capo Brody (ancora una volta Roy Scheider) viene chiamato a proteggere la sua piccola comunità e la spiaggia di Amity quando un nuovo “mostro bianco” torna a seminare il panico. Il regista francese Jeannot Szwarc raccolse l’eredità di Steven Spielberg, dal cui film cercò di ricrearne la tensione e la suspense.

The Bay (2012)

The Bay, l’horror a basso budget di Barry Levinson, girato attraverso la tecnica del found-footage, offre una visione unica ed elettrizzante del classico horror ambientato sulla spiaggia. In tempi di COVID-19, questo potrebbe essere il titolo più spaventoso da vedere (o da riscoprire).

Durante il weekend del 4 luglio, nella baia di Chesapeake, i cittadini si recano sulle spiagge per la celebrazione tradizionale. Quando le persone iniziano a ammalarsi frequentemente e anche in maniera violenta, diventa presto chiaro che un’epidemia mortale viene trasmessa attraverso l’acqua. Un bellissimo horror dalle venature thriller e sci-fi, forse ancora oggi sottovalutato.

L’Orca Assassina (1977)

Di tutti gli imitatori, più o meno spudorati, de Lo Squalo, usciti alla fine degli anni ’70, L’Orca Assassina è forse il più celebre e il più riuscito: un film che trascende il genere horror per mescolare insieme dramma e avventura. 

Una vendicativa balena assassina è testimone del barbaro omicidio del suo compagno e di suo figlio da parte di un gruppo di pescatori commerciali. Pertanto, durante la visione del film lo spettatore si ritrova a fare il tifo per la balena piuttosto che per il protagonista “umano”, il Capitano Nolan (interpretato dal compianto Richard Harris). 

Monster – Esseri ignoti dai profondi abissi (1980)

Monster – Esseri ignoti dai profondi abissi è un horror fantascientifico americano del 1980, una sorta di versione “riveduta e corretta” del cinema fantahorror tanto caro agli anni ’50.

Quando un piccolo villaggio di pescatori viene improvvisamente invaso da un gruppo di mostruose creature metà uomo e metà pesce, ne consegue il pandemonio. Le viscide bestie marine violentano le donne e uccidono gli uomini della città, lasciando che un gruppo di giovani ragazzi provi a salvare la situazione. Sicuramente un b-movie degno di essere (ri)scoperto!

Piraña (1978)

Con tutto il rispetto per il remake (Piranha 3D) e per il suo discutibile sequel (Piranha 3DD), l’originale Piraña di Joe Dante del 1978 supera di gran lunga entrambi, nonostante il suo budget ridotto.

Costato circa 600.000 dollari, il film racconta di una “operazione lama di rasoio”, cioè di una serie di ricerche scientifiche volute dai vertici militari per rendere impraticabili le acque del Vietnam, tramite produzione di incroci di voraci piraña selezionati per essere adatti a vivere in qualsiasi condizione d’acqua (fredda e salata) ed in grado di riprodursi a ritmo accelerato.

Ragazzi perduti (1987)

Ambientato nella piccola cittadina balneare di Santa Carla, Ragazzi Perduti di Joel Schumacher è classico horror degli anni ’80, interpretato da un giovanissimo Kiefer Sutherland al fianco di Jason Patric e Corey Feldman. 

Quando Sam (Corey Haim) e Michael (Jason Patric) si trasferiscono nella soleggiata Santa Carla con la loro madre single Lucy (Dianne Weist), le loro vite cambiano drasticamente quando Michael si imbatte in una banda di motociclisti succhiasangue e  Sam fa amicizia con i “Frog”, gruppo di fratelli a caccia di vampiri. 

Lo Squalo (1975)

Lo Squalo di Steven Spielberg non è solo il film horror ambientato al mare più bello e terrificante di tutti i tempi, ma l’impatto che il film ha avuto sull’industria cinematografica è probabilmente più forte della stessa bestia da tre tonnellate al centro della storia.

Conosciuto come il primo vero grande blockbuster disuccesso nella storia del cinema, Lo Squalo è stato anche il primo film a incassare 100 milioni di dollari al box office americano. Nonostante una produzione abbastanza travagliata, Spielberg ha realizzato un thriller di altissimo livello che ha affascinato e terrorizzato il mondo intero. Un enorme squalo bianco che terrorizza le coste dell’isola di Amity ha completamente cambiato il modo di percepire e costruire la tensione al cinema.