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Shang-Chi: 10 cose che solo i fan dei fumetti conoscono sul Mandarino

In attesa dell'arrivo di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, ecco 10 cose sul personaggio del Mandarino che forse bisogna conoscere.

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Fin dal suo debutto durante la Silver Age dei fumetti, il Mandarino è diventato uno dei cattivi più affascinanti della Marvel. Si tratta di un un onorevole megalomane ossessionato dal dominio del mondo. I suoi piani lo portano spesso in conflitto con Iron Man, che funge da suo arcinemico. Il Mandarino (quello vero!) farà finalmente il suo debutto nel MCU nell’atteso Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli, e i fan potranno finalmente assaporare tutta la sua gloria malvagia. Essendo uno dei cattivi più longevi della Marvel, ha una ricca storia nei fumetti, ma il pubblico mainstream potrebbe non avere molta familiarità con alcuni aspetti decisamente complessi della sua vita.

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Potrebbe essere un discendente di Gengis Khan

Il Mandarino ha due possibili storie di origine. In base alla prima, è nato in un villaggio senza nome all’alba della rivoluzione comunista in Cina. Suo padre era uno degli uomini più ricchi del paese, nonché un diretto discendente del conquistatore Gengis Khan. Sua madre era una nobildonna inglese, ma i dettagli su di lei sono sempre stati scarsi.

Dopo la morte dei suoi genitori, il Mandarino va a vivere con la sua zia misantropa, che usa la fortuna della sua famiglia per addestrarlo al combattimento e insegnargli la scienza. Da adulto, si ritrova senza un soldo, perdendo la sua ancestrale casa di famiglia dopo che il governo lo sfratta.

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Potrebbe essere il figlio di una prostituta

Nel fumetto di Iron Man “Mandarin: The Story of My Life”, l’autore Matt Fraction offre un’origine alternativa per il personaggio. In questa storia, il Mandarino è il figlio di una prostituta di una fumeria d’oppio, costretto ai lavori manuali per la maggior parte della sua infanzia. Dopo che sua madre va in overdose e muore, il Mandarino uccide il suo protettore e si dedica a una vita criminale.

Quindi, si afferma come uomo d’affari di successo e commissiona un film sulla sua vita. Il Mandarino inizialmente racconta al regista un falso retroscena che lo ritrae come l’ultimo erede di una venerabile dinastia cinese. Tuttavia, il regista scopre presto l’inganno e suggerisce che il Mandarino abbia usato i suoi anelli per cancellare dalla sua memoria la sua infanzia traumatica.

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Alla scoperta dei Dieci Anelli

Il Mandarino scopre per la prima volta i Dieci Anelli in un’astronave abbandonata. Trova anche il proprietario della nave, Axonn-Karr, un alieno simile a un drago. Durante l’originale introduzione del Mandarino nella serie a fumetti “Tales of Suspense”, Karr è già morto e tutto ciò che di lui rimane è il suo scheletro. In “Story of My Life”, il Mandarino uccide effettivamente il moribondo Karr.

Entrambe le versioni finiscono allo stesso modo, con il Mandarino che prende gli anelli e costruisce il suo impero grazie al loro potere. Soggioga i villaggi vicini e diventa una minaccia che nemmeno il governo cinese riesce a gestire. Col tempo, acquisisce persino il suo pezzo di terra, battezzandolo “Città del Mandarino”.

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Ha un figlio, Temugin

Nel corso della sua storia, il Mandarino è apparentemente morto diverse volte e, a un certo punto, è “rimasto” morto per dieci lunghi anni. Durante questo periodo, suo figlio Temugin divenne uno dei nemici di Iron Man.

Il nome di Temugin deriva dal presunto antenato del mandarino, Gengis Khan, il cui nome di nascita era Temüjin. A differenza di suo padre, Temugin non è un misantropo. Al contrario, combatte perché ha l’onore di proteggere il suo nome e la sua eredità. Non è malvagio di per sé, ma la corruzione degli anelli infonde comunque un pizzico di oscurità nel suo animo.

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Il legame con Ultimo

Ultimo è un androide umanoide alto 9 metri che possiede un immenso potere distruttivo. Creato dagli alieni, Ultimo atterra sulla Terra e trascorre diversi anni di inattività, fino a quando il Mandarino lo trova e lo riprogramma come suo servo.

Com’è tipico del suo stile, afferma di essere il creatore di Ultimo. Il robot combatte più volte Iron Man e la Legione di Ferro, riuscendo anche a mandare Tony Stark in coma per un breve lasso di tempo. Una volta che Tony si sveglia, però, lo sconfigge e Ultimo diventa proprietà delle Stark Industries.

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Il legame con Fing Fang Foom

Fing Fang Foom è un alieno simile a un drago proveniente dal pianeta Kakaranathara, il pianeta natale di Axonn-Karr e della tecnologia dei Dieci Anelli. In realtà, Fing Fang Foom è arrivato sulla Terra a bordo della stessa astronave di Axonn-Karr, ma è stato posto in uno stato catatonico.

Il Mandarino e Chen Hsu, un alieno che si finge un umano, entrano nella Valle del Drago Dormiente e risvegliano Fing Fang Foom. All’inizio, il drago aiuta il Mandarino a conquistare un terzo della Cina. Tuttavia, diventa presto chiaro che Hsu e Fin Fang Foom sono in combutta e pianificano di risvegliare i loro compagni alieni, che nel frattempo si sono nascosti sulla Terra travestiti da umani. Di fronte a un nemico comune, il Mandarino unisce – seppur riluttante – le forze con Iron Man per sconfiggere il drago.

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Una volta ha cercato di controllare Hulk

Il Mandarino non è mai stato uno dei cattivi principali dei fumetti di Hulk, ma una volta ha cercato di controllare il Gigante verde. Dopo aver nuovamente perso contro Iron Man, il Mandarino si accampa nel deserto del Gobi e rivolge la sua attenzione verso Hulk.

Il tentativo del Mandarino di controllare l’eroe gigante alla fine si rivela vano. Prima cerca di impiantare un dispositivo sul collo di Hulk, ma Nick Fury vanifica il piano. Quindi, si allea con uno dei nemici di Spider-Man, Sandman, ma non riescono nemmeno a intrappolare il Gigante di giada. Irritato da quest’ultimo tentativo, Hulk distrugge la base del Mandarino e trasforma Sandman in vetro, mandandolo in una vasca calda.

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Gli Avengers del Mandarino

Nei fumetti, il Mandarino guidava un gruppo di cattivi che apparivano principalmente nei fumetti di Iron Man e War Machine. Sono tutti dei suoi fedeli e sono implacabili nella loro ricerca per uccidere Tony Stark.

Noti come gli “Avatars del Mandarino”, questo gruppo è composto da cattivi come Ancestor, che è in grado di esercitare la forza del suo antenato, e Foundry, che spara raggi laser dai suoi occhi e può trasformare le sue mani in armi. C’è anche Old Woman, che brandisce un bastone in grado di controllare gli elementi, e Turmoil, serva del Mandarino e un’incarnazione della tempesta.

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Una volta ha perso la memoria

Senza dubbio, il Mandarino è il miglior cattivo tra tutti i nemici di Iron Man. I due si sfidano costantemente e si spingono al limite, bloccati in un conflitto apparentemente senza fine che risale alla prima apparizione del Mandarino. Nel corso della loro storia, i due sono stati nemici mortali e persino improbabili alleati, ma la loro rivalità rimane viva ancora oggi.

Durante la trama di “Heart of Darkness”, Tony inietta al Mandarino un virus tecno-organico che apparentemente lo uccide. Tuttavia, si trasforma invece in un semplice inserviente che lavora presso la filiale di Hong Kong delle Stark Industries. Non ci vuole molto prima che i suoi ricordi riaffiorino, portando avanti il suo obiettivo, quello di uccidere il suo nemico mortale.

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Apparentemente, il Punitore lo uccide

Durante l’ultima resurrezione del Mandarino, si allea con Helmut Zemo, la terza incarnazione del Barone Zemo, e diventa il rappresentante di Bagalia all’interno delle Nazioni Unite.

Parlando a un’assemblea generale nel tentativo di far riconoscere Bagalia dalle Nazioni Unite, il Mandarino viene colpito dal Punitore e muore. Il vigilante ha rubato un’arma speciale dall’HYDRA che gli ha permesso di aggirare le difese dell’anello del Mandarino. Non è chiaro se il Mandarino sia morto per sempre, ma è improbabile. È già morto innumerevoli volte, quindi è logico che tornerà in vita. 

Stefano Terracina
Stefano Terracina
Cresciuto a pane, latte e Il Mago di Oz | Film del cuore: Titanic | Il più grande regista: Stanley Kubrick | Attore preferito: Michael Fassbender | La citazione più bella: "Io ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile." (A Beautiful Mind)

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