La spada nella roccia: recensione del film Disney

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Tra i capolavori dell’animazione targati Walt Disney, La spada nella roccia (1963), diretto da Wolfgang Reitherman, si distingue per il suo tono scanzonato, la sua atmosfera magica e il racconto di formazione che ha segnato l’infanzia di intere generazioni. Il film narra le vicende di Artù, giovane orfano soprannominato Semola, destinato a diventare il leggendario Re d’Inghilterra, e del suo apprendistato sotto la guida dell’eccentrico e pasticcione Mago Merlino. Un racconto che mescola ironia, avventura e profonde lezioni di vita, rendendolo un cult senza tempo.

 

La spada nella roccia, un racconto di formazione tra magia e crescita personale

La spada nella roccia si inserisce a pieno titolo nella tradizione delle La spada nella roccia come capolavoro senza tempo, capace di trasmettere valori profondi e di conquistare il pubblico di tutte le età., in cui il protagonista attraversa un percorso di crescita e scoperta. Semola, inizialmente ingenuo e insicuro, è chiamato ad affrontare sfide che non richiedono la forza fisica, ma l’intelligenza e l’astuzia, qualità che Merlino cerca di affinare attraverso un insegnamento non convenzionale.

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Significativa è la contrapposizione tra Semola e il suo fratellastro adottivo Caio: mentre quest’ultimo incarna la forza bruta e la mediocrità, Semola rappresenta la perspicacia e il potenziale nascosto, che culmina nel momento in cui, senza rendersene conto, estrae la leggendaria spada dalla roccia, rivelandosi il vero re. Questa scena, di grande impatto visivo ed emotivo, sottolinea come la grandezza non sia determinata dall’apparenza o dalla prestanza fisica, ma da qualità interiori che emergono al momento opportuno.

Lezioni di vita attraverso la magia

Uno degli aspetti più iconici del film è l’uso della magia come strumento di apprendimento. Attraverso la metamorfosi in vari animali – un pesce, uno scoiattolo e un passero – Semola impara lezioni fondamentali sulla sopravvivenza, sul coraggio e persino sull’amore.

Emblematica è la sequenza in cui, trasformato in scoiattolo, Semola viene corteggiato da una piccola scoiattolina, che si innamora perdutamente di lui. Il momento in cui la femmina scopre la sua vera identità e rimane sola nella foresta è una delle scene più toccanti del film, poiché mostra come il cuore e i sentimenti possano avere un peso maggiore rispetto alla logica o alla magia stessa.

Il duello con Maga Magò: tra comicità e simbolismo

Uno degli scontri più memorabili del film è il duello magico tra Merlino e Maga Magò, una sequenza animata con grande inventiva e carica di umorismo. La terribile Maga Magò, che può essere ricondotta alla figura della Fata Morgana della leggenda arturiana, rappresenta l’antitesi di Merlino: è caotica, sleale e incarna la magia utilizzata per scopi egoistici e distruttivi. Il duello tra i due è un susseguirsi di trasformazioni sempre più esilaranti, culminando con la vittoria di Merlino grazie a un’astuta trovata che dimostra, ancora una volta, la superiorità dell’intelligenza sulla forza bruta.

La spada nella roccia è un classico senza tempo: animazione, musica e atmosfera

Dal punto di vista stilistico, La spada nella roccia segna un punto di svolta per l’animazione Disney. L’uso del processo xerografico, che conferisce ai disegni un tratto più marcato e dinamico, si sposa perfettamente con l’atmosfera vivace e spensierata del film.

Indimenticabile è anche la colonna sonora, con brani iconici come Higitus Figitus, che accompagnano le scene di magia e sottolineano il tono scanzonato della narrazione. La musica, candidata all’Oscar nel 1964, contribuisce a creare un’atmosfera magica e coinvolgente, che ancora oggi risuona nel cuore degli spettatori di tutte le età.

Conclusione

La spada nella roccia è molto più di un semplice film d’animazione: è un racconto di crescita, amicizia e scoperta di sé, reso indimenticabile dalla genialità di Merlino, dalla comicità di Anacleto e dalla semplicità disarmante di Semola. Un classico che continua a incantare generazioni di spettatori, dimostrando che il vero potere non risiede nella forza fisica, ma nella conoscenza, nell’intelligenza e nel cuore.

La spada nella roccia
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Sommario

La spada nella roccia come capolavoro senza tempo, capace di trasmettere valori profondi e di conquistare il pubblico di tutte le età.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.

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