- Pubblicità -

Una porta chiusa, è questo quello davanti a cui si trova il Direttore Phil Coulson (Clark Gregg). Perché lui non è più l’agente ma il nuovo capo, il nuovo Fury che sta cercando faticosamente di rimettere in piedi lo SHIELD. Ma cosa accade quando tutto quello in cui crede si sfalda? La squadra del nostro agente speciale preferito si trova, ancora una volta, di fronte a un bivio, che mette in gioco la fiducia e la fedeltà a un’associazione che continua a mostrare i suoi limiti.

 
 

Agents of SHIELD 2x15 2 In Agents of SHIELD 2×15 Bobbi (Adrianne Palicki) e Mack (Henry Simmons) escono allo scoperto, vogliono eliminare il “problema” Coulson e passano all’azione. Contemporaneamente, in un montaggio ben congeniato, ci vengono mostrati gli avvenimenti che, nel giorno in cui è caduto lo SHIELD tradizionale sotto i colpi dell’Hydra, hanno portato alla nascita di un “vero” SHIELD, segretissimo e fondato su un criterio completamente diverso, non più piramidale ma collettivo, in cui tutti sono a conoscenza di tutto e la democrazia è la parola d’ordine. Riuscirà Phil a far fronte all’attacco di Bobbi e dei suoi?

Intanto Skye (Chloe Bennet), rinchiusa nella sua gabbia di sicurezza, riceve una visita inaspettata, qualcuno che lei non conosce, ma che conosce bene lei, le racconta che c’è un modo per gestire i suoi poteri, e la giovane agente si mostrerà bendisposta all’ascolto.

Agents of SHIELD 2x15L’episodio di Agents of SHIELD gode di una prima parte dal ritmo incalzante, con buoni ritmi e un giusto e stremamente efficace intreccio tra piani temporali. Pecato che lo stesso ritmo non vengamantenuto per tutta la durata dell’episodio, che nel momento clou risulta invece sciatto e con poca spina dorsale.

Ancora una volta la serie tv mostra dei limiti invalicabili che vanno ad intaccare in particolar modo la capacità di creare tensione e aspettativa nello spettatore. Anche le rivelazioni più sconcertanti vengono messe in tavola con una banalità sconcertante, che non riesce a dare un tono d’avventura a un prodotto che quanto meno dovrebbe emozionare lo spettatore.

Voto: 2/5 stelle

- Pubblicità -