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appunti di un giovane medico

 
 

“Non sono un medico. Sono un macellaio”, continua a ripetersi il giovane medico Vladimir Bomgard, alle prese con un caso clinico decisamente cruento nel secondo episodio di Appunti di un giovane medico.

Nei venti minuti di questo secondo appuntamento, Daniel Radcliffe e Jon Hamm tornano a duettare nei panni dello stesso personaggio in uno scambio di opinioni che mostra da un lato l’ingenuità, l’ottimismo e la fiducia nella professione da parte del giovane medico, mentre dall’altro il peso della vita, una certa dose di cinismo e un ambiguo tormento incupiscono l’animo del medico adulto, che deve misurarsi con un’ispezione a causa di misteriose prescrizioni di morfina.

Il giovane Vladimir viene beffato da pazienti che approfittano della sua ingenuità, a dispetto di una barba che vorrebbe conferirgli un aspetto più adulto, risultando invece decisamente e volutamente buffa sul volto di Radcliffe. Vladimir è proiettato verso un futuro fiducioso in cui intende “salvare il mondo” tramite la sua professione, “un contadino alla volta”. Ma quando è costretto a misurarsi con un caso forse al di là della sua portata, riconosce suo malgrado, e con la controparte adulta a fargli da grillo parlante, i limiti dell’inesperienza: l’amputazione della gamba di una bambina di otto anni è rappresentata in tutta la sua portata cruenta, quindi allo spettatore si chiede una certa capacità di sopportazione della scena che non risparmia l’evidenza sanguinolenta.

appunti di un giovane medico 2

La brutalità della professione scoraggia il giovane medico, che vede sfumare l’ideale nobile al quale aspira, aggravato inoltre dai giudizi poco grati degli infermieri che lo assistono: si prevede che Vladimir possa un giorno diventare simile al “giovane e inesperto” Leopold Leopoldovic, il suo illustre predecessore, il che dovrebbe risultare un complimento, ma resta ovviamente un giudizio sconfortante.
L’ottusità dei pazienti aggiunge ulteriori affanni al giovane Vladimir, mentre l’altro piano narrativo ci consente di scorgere una certa dipendenza del dottore adulto. Jon Hamm è impeccabile nel trasmettere un velo di mistero e inquietudine, nonché di tristezza e frustrazione al Vladimir adulto, bilanciato da Daniel Radcliffe a cui è affidato il lato grottesco della storia.

Il secondo episodio di Appunti di un giovane medico mantiene dunque le buone premesse del pilot, arricchendosi di maggiore dramma senza tuttavia trascurare il brio, la comicità e l’humour che già ci avevano conquistato.

Di certo l’aspetto più interessante della serie è costituito dal confronto sulla scena dei due protagonisti, che rappresentano rispettivamente la speranza in un futuro ricco di soddisfazioni, malgrado inevitabili illusioni, e il dramma di un uomo forse troppo legato a quel passato che, nonostante ricordi talvolta frustranti, catalizza il desiderio di fuga da un presente oppressivo.

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