Bang Bang Baby è l’annunciata prima serie tv Amazon Original italiana creata da Andrea Di Stefano (The Informer) e prodotta da The Apartment e Wildside, parte di Fremantle, per gli Amazon Studios, le cui riprese di Bang Bang Baby inizieranno nei prossimi mesi del 2020.
Creata da Andrea Di Stefano, diretta da Michele Alhaique (ep. 1-2-3-4-7-8), Margherita Ferri (ep. 5-6), Giuseppe Bonito (ep. 9-10), con la supervisione artistica di Michele Alhaique, scritta da Andrea Di Stefano, Valentina Gaddi e Sebastiano Melloni, Bang Bang Baby è prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment e Wildside, entrambe società del gruppo Fremantle.
Bang Bang Baby: uscita e dove vederla in streaming
Bang Bang Baby in streaming arriverà dal 28 aprile con i primi 5 episodi, per poi concludersi con gli ultimi 5 episodi il 19 maggio. su Amazon Prime Video.
Bang Bang Baby: trama e cast
In Bang Bang Baby protagonisti sono Arianna Becheroni, Adriano Giannini, Antonio Gerardi, Dora Romano, Lucia Mascino e Giuseppe De Domenico, è un crime drama ambientato nel 1986 e racconta la storia di Alice, adolescente di 16 anni che vive in una cittadina del Nord Italia. La sua vita di teenager cambia all’improvviso quando scopre che il padre che credeva morto in realtà è ancora vivo. È l’inizio di una discesa agli inferi, per Alice, che per amore del padre si tuffa nel pericoloso mondo della malavita, facendosi sedurre dal fascino del crimine. Quando cercherà di tirarsene fuori, forse sarà troppo tardi…
“Negli anni 80 ero un ragazzino esattamente come Alice, la protagonista di questa serie e come lei mi nutrivo di telefilm americani dove spesso i protagonisti avevano un punto di vista insolito per noi, rispetto alla vita e al mondo del crimine – ha raccontato Andrea Di Stefano -. Una curiosità, quella per la parte sbagliata della società che non ho mai perso e che ha determinato anche la decisione di fare, prima di questa serie, due film sul mondo del crimine. L’idea, dunque, di poter affrontare una sorta di romanzo di formazione di questa giovane donna, e il suo incredibile viaggio in un mondo spietato e crudele come quello della malavita, e di poterlo fare attraverso un linguaggio e una cultura tipica di quegli anni ‘80 di cui è intrisa la mia stessa giovinezza, mi è sembrato un’occasione incredibile. Alice affronta con innocenza ma anche con incredibile maturità questa discesa verso gli inferi ma lo fa aggrappandosi alla cultura pop, dando vita a un racconto assolutamente inedito di questo mondo e di un pezzo di storia della nostra cultura”.