Episodio all’insegna delle rivelazioni quello che Alfonso Cuaron ci propone in questo sesto appuntamento con Believe, nel corso del quale saremo chiamati a scavare nel passato del nostro William Tate (Jake McLaughlin).
Se nella precedente puntata avevamo lasciato la piccola Bo (Johnny Sequoyah) alle prese con un potere difficilmente controllabile e Tate in fuga verso un passato all’interno del quale cercare una risposta alla domanda che lo ha assillato negli anni di prigionia, Sinking ci riporterà allo stesso punto in cui avevamo interrotto la visione.
Tate, in una sorta di ritorno al passato, ci porterà nella sua città natale, dove il padre, con cui non parla da anni, ancora risiede ed in cui gli amici di un tempo (tra cui che lo accusò di un duplice omicidio mai commesso) sono andati avanti nelle loro vite, seppure malfamate e sgangherate. Scopo dell’uomo sarà proprio quello di scovare l’ex amico, colpevole di avergli rubato la vita, così da pareggiare i conti. Tuttavia a complicare la situazione sarà l’arrivo sul posto non solo della solita FBI, intenzionata a recuperare il fuggitivo, ma anche del gruppo dei True Believers: Milton Winter (Delroy Lindo), Channing (Jamie Chung) e la stessa Bo, decisi a salvare Tate dalla sua stessa rabbia. Sarà Tate, dunque, a prendere il posto del caso della settimana, sarà lui a necessitare dell’aiuto di Bo, non solo per salvarsi da un pericolo esterno, ma soprattutto per salvarsi da un sé stesso che non ha più motivo di esistere.
Nel contempo, Roman Skouras (Kyle MacLachlan) è intenzionato a proseguire il progetto Orchestra decidendo, a causa delle difficoltà riscontrare nel tentativo di “riappropriarsi” di Bo Adams, di concentrare gli sforzi della ricerca su Sean (Owen Campbell), giovane ragazzo i cui poteri di controllo sulle vite altrui lo rendono un oggetto perfetto per la ricerca condotta per conto del governo.
Sul finire di puntata, inoltre, avverrà ciò che tutti da tempo aspettavamo, il segreto custodito da Winter (che potremmo definire di “pulcinella”, giacché chiunque ne era a conoscenza meno i diretti interessati) sarà svelato e Tate potrà prendere atto di ciò che in cuor suo già sapeva: la propria paternità.
Sinking, come il precedente, è un episodio caratterizzato da un rocambolesco susseguirsi di avvenimenti, ma che, nonostante ciò, è molto più che semplice azione. È un episodio che spinge il protagonista, in questo caso Tate, a mettere da parte il proprio odio, a liberarsi del fardello di una vita che non è più la sua così da poter abbracciare un futuro di padre con la piccola Bo, ultimo frutto di una vita insieme a Nina, quell’amore che lo aveva reso una persona migliore. Ed ora, in attesa dei prossimi episodi, non ci resta che metterci comodi ed attendere che anche a Bo vengano spalancate le porte della conoscenza, così da conoscere, per la prima volta, una vera famiglia.
