Tutti seduti, va in scena IV, il quarto episodio della prima stagione di Black Sails, la nuova (e ammirata, ora possiamo dirlo) serie del network Starz. Si parte subito con la sigla stavolta, per lasciare più spazio all’azione senza interromperla. Come ricorderete, questo doveva essere l’episodio della svolta adventure dello show, in cui avremmo finalmente ammirato i prodigi dello stile spettacolare che Michael Bay ci ha fatto “assaggiare” nel pilot. Ma così non è stato.
Si torna sul ponte di una nave di pirati. Come nuovo capitano del Ranger è stato scelto Gates (Mark Ryan), un po’ “vissuto” come si dice ma con gli uomini dalla sua (almeno in apparenza). Il suo discorso è breve e lascia spazio alle parole del nuovo quartiermastro Billy Bones (Tom Hopper), che conferma la sua sostanziale incompatibilità al comando. Sul Ranger rimane Flint (Toby Stephens) il vero punto di riferimento, il motore dell’impresa. Quando prende lui la parola il trambusto e l’euforia del vascello si trasformano in silenzio. Ogni sua parola è carica, pesante, assennata. Ma come al solito c’è un’ombra che grava su Flint. Stavolta è quella di Mrs. Barlow (Louise Barnes), per amore della quale lui avrebbe motivato e fatto morire la sua precedente ciurma, spingendola alla caccia di un fantomatico bottino che in realtà mascherava un’esecuzione. Che l’Urca de Lima rappresenti il bis? Billy sembra sospettarlo. Intanto a Nassau si moltiplicano i malcontenti nei confronti della “tiranna” Eleanor (Hannah New), regina del commercio illegale che ha deposto Vane (Zack McGowan) dal comando del Ranger davanti all’intera isola. E John Silver (Luke Arnold)? Oltre a causare problemi di stomaco alla ciurma, la nostra mappa del tesoro viaggia sempre sopra le parti in funzione dei suoi soli interessi e tenta di far nascere in Flint dubbi sulla fedeltà di Billy. La colonna portante di Nassau rimane il padre di Eleanor, che si scopre desideroso più di salvare sua figlia piuttosto che il suo vecchio e sudato impero. Posti come Nassau non sono destinati a durare. I cannoni sono arrivati, ottenuti con l’inganno. Ma come abbiamo imparato in questi primi quattro episodi, il fine giustifica i mezzi. Questo è l’episodio del crollo delle fiducie: dopo Billy anche Mr. Scott (Hakeem Kae-Kazim) subisce le menzogne di Eleanor. Il terremoto delle certezze fa crollare anche i castelli più solidi. La lancetta del rischio è nella zona rossa. Basta un piccolo scossone e tutto si rovescia. Scopriamo il tragico passato della Barlow. Lei e Mr. Guthrie (Sean Michael) hanno avuto la stessa parabola discendente: dall’alta società nel mondo civilizzato, “l’altro”, al fondo del barile. Ma forse possono uscirne insieme.
La situazione è in bilico, proprio come la nave ancorata alla spiaggia. La seconda è rovinosamente caduta. Aspettiamo il resto.