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Bugiardo. August è un bugiardo… era così chiaro, eppure ai più è sfuggito: August è Pinocchio. C’era una volta una regina cattiva che voleva distruggere la felicità dei suoi sudditi, ma questi avevano un piano: decisero di scommettere sul futuro, su una neonata frutto di Vero Amore.
Chiesero a Geppetto, un bravissimo falegname e intagliatore, di creare una protezione in legno, attraverso la quale mandare la salvatrice in un altro mondo… ma Geppetto aveva un figlio e voleva proteggerlo, ad ogni costo. Così gli affidò il compito di accompagnare la neonata nel suo viaggio e di prendersi cura di lei.
Qualcosa però andò storto: si sa, il lupo può perdere il pelo (in questo caso il legno) ma non il vizio! Alla prima tentazione nel nuovo mondo, Pinocchio cede, lasciando Emma al suo destino.
Ma Emma, anche senza lui, riesce ad arrivare a Storybrooke: quando il tempo nella cittadina incantata inizia a scorrere, Pinocchio lo sa e ad avvertirlo è un dolore lancinante alla gamba…. È stato un bambino cattivo, non ha mantenuto la promessa di prendersi cura di Emma e, per punizione, si sta ritrasformando in un burattino.
Così monta sulla moto e si dirige a Storybrooke, deciso a fare in modo che Emma creda e che spezzi così la maledizione. Ma la ragazza che si trova davanti è diffidente, molto. Pinocchio le prova tutte, ma finisce solo per spaventare ancora di più Emma, che decide di lasciare Storybrooke con Henry. Intanto il tempo a sua disposizione si fa sempre più breve: prima di tornare un burattino, Pinocchio vuole passare il resto della sua vita da umano con suo padre.

 
 

Episodio necessario, questo, anche e soprattutto perché Emma svela la parte vulnerabile di sé: la paura e il rifiuto di accettare il peso di essere un’eroina.
Necessario, sì, ma anche un po’ lento e difficile da digerire: ad un certo punto, dopo mille peripezie c’è bisogno di una svolta, ci DEVE essere la svolta. E invece, siamo quasi alla fine e, dopo tutto quello che ha passato, Emma non crede…

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