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Gli agenti Avery Ryan (Patricia Arquette) e Elijah Mundo (James Van Der Beek), insieme al loro team, sono alle prese con dei piromani che, grazie ad un nuovo programma sofisticato, riescono ad appiccare fuoco da una stampante grazie ad un dispositivo elettronico. Una nuova “tecnologia” che si intromette nelle abitazioni delle persone, provocando feriti e morti. Nel frattempo l’ex moglie di Elijah lo informa che intende trasferirsi per lavoro e portare con sé la figlia Michelle.

 
 

Si intitola Un programma che scotta il quarto episodio della prima stagione di CSI Cyber, una serie tv statunitense di genere poliziesco ideata da Anthony E. Zuiker, Mary Aiken, Pam Veasey, Carol Mendelsohn, Ann Donahue, prodotta da Jerry Bruckheimer per il network CBS e terzo spin-off della serie CSI – Scena del crimine.  Per gli agenti Ryan e Mundo continuano i casi da risolvere senza un valido movente e un volto da individuare, avendo a che fare con più soggetti anonimi. CSI-Cyber-castPerché il più delle volte, nel sistema informatico, il vero colpevole non è colui che utilizza il server, ma quello che lo progetta. Idee geniali che possono scontrarsi con l’incapacità umana di comprendere fino a che punto possano risultare pericolose e incontrollabili. CSI Cyber, infatti, ha il pregio di mostrarci i reali pericoli di un grande potere racchiuso in un dispositivo di pochi centimetri quadrati, da risultare tanto terrificante quanto innovativo. Il ritmo veloce, la trama avvincente e i dispositivi digitali sempre in movimento non fanno che tenere alta la tensione e creare una continua “corsa contro il tempo”, dettata anche dai continui salti temporali e “di luogo” a cui sono costretti i protagonisti per arrestare i colpevoli. Colpevoli che, a differenza delle altre serie del genere, spesso sono invisibili fino alla fine dell’episodio, e che portano lo spettatore ad immaginarsi quel “corpo fisico” che manca all’appello nel momento degli attentati.

In  Un programma che scotta, quindi, si assiste al continuo e crescente potere dei sistemi informatici, ma per arrivare a risolvere i casi che sembrano irrisolvibili, ci vuole un team che collabora perfettamente e che pian piano impariamo a conoscere anche nelle loro sfere private. Fin qui, niente da dire.

VOTO: 3/5 STELLE

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