Dexter 8×08 – recensione

    dexter 8Ormai quasi tutte le speranze di poter assistere ad una stagione (probabilmente l’ultima) intensa ed emozionante come le precedenti sembrano sparite. Questa ottava puntata di Dexter, lo possiamo dire tranquillamente, è un enorme scivolone. L’insistenza con cui gli sceneggiatori tentano di disegnare un protagonista amabile, bonario e tenero è a dir poco fuori luogo se pensiamo alle caratteristiche principali con cui era stato dipinto all’inizio il personaggio di Dexter. Il ritorno di Hannah nella vita dei fratelli Morgan, se pur all’inizio poteva creare un minimo sussulto, sta lentamente virando in una storia d’amore fin troppo melensa e dai contorni non ben definiti. Tutto l’episodio è incentrato sulla tensione crescente tra i due amanti-serial killer, una filone che mal si accosta alle aspettative di tutti. A poco possono l’omicidio della bella ma inutile Cassie, vicina di casa e tentato flirt di Dexter, e i sospetti sullo scomparso Zach che vorrebbero ridare un minimo di sapore noir a questo episodio con scarsi risultati in realtà. Ormai da tempo non assistiamo ad uno degli omicidi di Dexter, e questo suo passeggero oscuro, caratteristica dominante e fondamentale del protagonista, sembra scomparso per sempre, ma senza spiegazioni plausibili o attenzioni adeguate. Il viaggio di Dexter alle Keys per rintracciare e uccidere il giovane psicopatico che doveva essere il suo allievo, finisce ben presto in una fuga d’amore alla Dexter 8x08Bonnie e Clyde che davvero poco ha a che fare con laserie televisiva che milioni di fan hanno imparato ad amare. Non c’è alcuna suspense e i rapporti tra i vari personaggi sembrano sempre più irreali, le loro dinamiche inverosimili e in alcuni casi addirittura superficiali. Se Hannah e Dexter, infatti, parlano di omicidi, pene capitali e fughe internazionali con l’intensità e il pathos con cui si pianificano le vacanze di famiglia al mare, il punto più improbabile lo si raggiunge nel momento in cui Debra irrompe in questo quadretto familiare. Non ha più niente della poliziotta tosta e integerrima, ne della cattiva ragazza che si è persa nella sua stessa oscurità. Sembra quasi che non ci sia stata la capacità di andare fino in fondo nel tratteggiare i caratteri dei due fratelli, soprattutto di Dexter. La scelta di stemperare piano piano le loro caratteristiche forti, anche se non positive, che erano diventate il punto forte e l’elemento originale di questa serie, si sciolgono irrimediabilmente nella tentazione di costruire un immagine di famiglia perfetta, di happy ending obbligato. Intorno al triangolo costruito da Debra  Dexter e Hannah si snodano le inconcludenti e irrilevanti sorti degli altri personaggi: Angel, Mazuka, Quinne Jamie tutti alle prese con situazioni e problemi che sembrano fatti apposta per non avere alcuna influenza sulla vita di Dexter, finendo per fare so sfocato contorno alla vicenda principale. Speriamo tutti, intensamente, in una ripresa che dia colore e senso ai personaggi, soprattutto quello di Evelyn Vogel che fino ad ora non ha certo brillato per intensità.