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Dopo l’annuncio della chiusura definitiva del Doctor House alla sua ottava stagione, numerosi rumours volevano attribuire la responsabilità della decisione unicamente a Hugh Laurie, colpevole di essersi effettivamente stancato del suo personaggio. In un recente comunicato l’attore ha tenuto a smentire categoricamente simili affermazioni e a chiarire i veri motivi dietro la cancellazione attraverso un comunicato:

 
 

“Alcuni giornali, ovviamente insoddisfatti dal comunicato che abbiamo rilasciato la scorsa settimana, hanno suggerito che “la verità” — una scorciatoia del giornalismo moderno per dire “non è neanche remotamente la verità, ma è sufficientemente viscida quindi mettiamola giù così” — dietro la nostra decisione era che io sono stufo di andare al lavoro. La prova di questo fatto fa capo a un commento che io ho fatto cinque anni fa su un argomento completamente diverso.

“Lasciate che io dica inequivocabilmente che amo il mio lavoro, e che mi impegno duramente per esso molto più di quanto fanno gran parte dei giornalisti con il loro. Come abbiamo spiegato nel nostro comunicato stampa, stavamo cercando di preservare alcuni aspetti mistici del personaggio; non volevamo trattenerci troppo a lungo. C’erano ottime probabilità che potessimo andare avanti con una formula ri-elaborata – dove House trova un lavoro in un negozio di scarpe con il risultato di zigzagare – ma nessuno di noi sarebbe stato in grado di fare una cosa del genere. Volevamo tenere il gruppo unito e uscire di scena con tutta la dignità che potevamo radunare.

Mi rendo conto che il piano [dei giornali], adesso, ha un aspetto alquanto sciatto, grazie a questa piccola precisazione. Ma che diamine. Ho dovuto mettere le cose in chiaro.

E così come House dice di continuo, “tutti mentono.”

—Hugh Laurie

Fonte: badtv

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Alessia Carmicino
Nata a Palermo nel 1986 , a 13 anni scrive la sua prima recensione per il cineforum di classe su "tempi moderni": da quel giorno è sempre stata affetta da cinefilia inguaribile . Divora soprattutto film in costume e period drama ma può amare incondizionatamente una pellicola qualunque sia il genere . Studentessa di giurisprudenza , sogna una tesi su “ il verdetto “ di Sidney Lumet e si divide quotidianamente fra il mondo giuridico e quello cinematografico , al quale dedica pensieri e parole nel suo blog personale (http://firstimpressions86.blogspot.com/); dopo alcune collaborazioni e una pubblicazione su “ciak” con una recensione sul mitico “inception” , inizia la sua collaborazione con Cinefilos e guarda con fiducia a un futuro tutto da scrivere .