Nella ridente cittadina del New England Eastwick, fedele al suo passato stregonesco durante i processi di Salem se non altro come attrattiva turistica, vivono tre donne molto diverse l’una dall’altra: Roxanne è una scultrice bohemienne mamma single di un’adolescente, Johanna è una timida e inibita cronista locale, Kat è un’infermiera che mantiene con il suo lavoro la sua numerosa famiglia.
Eastwick
Stagioni: 1
Anno: 2009
Numero episodi: 13
Ideato da: Maggie Friedman
Cast: Rebecca Romijin, Lindsay Price, Jamie Ray Newman, Paul Gross, Sara Rue, Ashley Benson.
Guest star: Veronica Cartwright, Cybill Shepard
Sinossi
Nella ridente cittadina del New England Eastwick, fedele al suo passato stregonesco durante i processi di Salem se non altro come attrattiva turistica, vivono tre donne molto diverse l’una dall’altra: Roxanne è una scultrice bohemienne mamma single di un’adolescente, Johanna è una timida e inibita cronista locale, Kat è un’infermiera che mantiene con il suo lavoro la sua numerosa famiglia.
L’arrivo del miliardario Darryl van Horn porta cambiamenti improvvisi e inspiegabili nella vita della cittadina e delle tre donne, che si avvicinano e diventano amiche, scoprendo anche di avere poteri magici inspiegabili. Ma c’è davvero qualcosa di strano in van Horn, che con un altro nome ma sempre uguale aveva già forse visitato la cittadina anni prima, creando problemi e drammi ad altre tre donne…
Analisi
Ispirato al film culto anni Ottanta Le streghe di Eastwick di George Miller con Cher, Michelle Pfeiffer, Susan Sarandon e Jack Nicholson e a sua volta tratto dall’omonimo romanzo di John Updike, Eastwick, telefilm di genere fantastico poco fortunato ma da riscoprire, vuole essere per certi versi forse un seguito, aggiornando a vent’anni dopo, sempre in una cittadina del New England, la presenza di van Horn, i cui scopi sono ancora meno chiari che nel film originale ma abbastanza sinistri e il ruolo delle tre protagoniste.
Le eroine della Eastwick anni Novanta sono un’evoluzione più che una copia di quelle del film originale, e mentre Roxanne resta abbastanza simile a Cher, Kat e Johanna sono un misto ciascuna dei personaggi di Michelle Pfeiffer e di Susan Sarandon.
Chi era spietato con le streghe era stato Updike nel romanzo, dove le aveva viste come manipolatrici senza cuore e senza morale: nel film erano più vittime del diavolo Nicholson, nella serie tv sembrano più pronte a districarsi tra nuovi poteri e problemi preesistenti, come il bigottismo di paese che bolla Roxanne come donna facile, l’imbranataggine cronica di Joanna, la pesante famiglia di Kat.
Le tre eroine, decisamente poco eroiche e, tranne Roxanne, abbastanza poco appariscenti, ricordano non poco una versione più adulta, casalinga e più proletaria delle sorelle Halliwell, ma mentre queste ultime prendevano subito coscienza della loro missione di streghe buone contro le forze del male, in Eastwick non capiscono bene cosa poter fare dei loro nuovi poteri che, detto per inciso, complicano non poco le loro esistenze, tra premonizioni terrificanti che rendono la vita privata di Roxanne invivibile, mancato controllo degli elementi che inquietano Kat e potere sulle menti altrui che complica i difficili equilibri professionali di Johanna.
Inevitabile vedere in queste streghe di provincia i riflessi di tante serie di questo quarto di secolo, da Twin Peaks ad X-Files passando per Streghe e Desperate Housewives, ma la vicenda raccontata riesce ad avere una sua originalità, rappresentando un mondo come quello del New England in cui il richiamo alla stregoneria, anche solo in maniera folkloristica è ancora molto presente.
Forse il problema maggiore non considerato dalla creatrice Maggie Friedman è stato che in generale per il paranormale si vogliono protagonisti adolescenti o poco più, tre donne più adulte con problemi indubbiamente da grandi quali il lavoro e i figli da crescere non sono allettanti per i ragazzi, ma nemmeno per un pubblico oltre una certa età che cerca meno, rispetto a qualche anno fa, magia e fantastico: Eastwick non è purtroppo diventato uno step successivo per il pubblico che dieci anni fa seguiva le avventure delle sorelle Halliwell e che avrebbe potuto appassionarsi anche a questo intreccio di misteri e di commedia brillante, tutto ben dosato tra l’altro, anche se poi non ha avuto il tempo materiale di svilupparsi come doveva.
Non è andata bene quindi ad Eastwick, cancellato dopo una stagione, del resto con i tentativi precedenti di portare sullo schermo televisivo le streghe del New England, nel 1992 e nel 2003 era andata peggio, visto che non si era andati oltre al pilot. Ma Eastwick merita una visione, e non solo per chi si era appassionato al film o per chi ama le serie di genere fantastico di una decina d’anni fa, ma perché sa essere divertente, intrigante e graffiante allo stesso tempo, anche se con il sapere della storia incompiuta e dell’occasione perduta.
Peccato che sia venuto fuori in un momento non facile per le serie televisive e in un momento in cui streghe e vampiri devono avere quindici anni per piacere al pubblico.