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Fargo

 
 

La sesta puntata di Fargo mostra il circolo vizioso in cui sono entrati i nostri due protagonisti, legati a distanza da un rapporto non voluto che ha fatto sì che si mettessero in moto delle violente reazioni a catena, ma se il primo cerca di interromperle fermandosi e ammettendo l’evidenza, il secondo le cavalcherà per lasciarsele alle spalle.

Fargo 1x06-1Buridan’s Ass ci mostra sin dai primi minuti la finora celata banda dei Fargo da cui Mr. Numbers (Adam Goldberg) e Mr. Wrench (Russell Harvard) prendono ordini. Il capo sentenzia che l’uomo che ha ucciso Hass, a prescindere dal motivo, deve essere giustiziato e per questo i due cercano Lorne a Duluth. Nel mentre Lester (Martin Freeman) si riprende dall’infezione, ormai quasi passata, e dopo un breve confronto con Chaz (Joshua Close) cerca di evadere nuovamente dalle domande della polizia che adesso lo piantona al di fuori della camera dell’ospedale scatenando in lui numerose paure. A Duluth i due poliziotti, Molly (Allison Tolman) e Gus (Colin Hanks), tra un caffè e una confessione cercano di collegare Malvo al Re dei supermercati, Stavros Milos (Oliver Platt). Nel mentre, Malvo (Billy Bob Thornton) pone fine alla collaborazione con il personal trainer mentre risolve in maniera cruenta e disperata le trattative con Stravos, ormai intensamente provato da tutti i segni della “collera divina” e proprio mentre si sta scatenando “la tempesta perfetta” lo spietato sicario si imbatterà con i scagnozzi dei Fargo.

Fargo 1x06-2La puntata, come la precedente, si dimostra densa di fatti e di circostanze che permetto ai personaggi di agire in maniera esaustiva e coinvolgente. Di fatti anche se manca il collante dell’umorismo, tipico della serie, questa viene sostituita da una densa tensione sollevata dalla premeditazione e dalla violenza che i due protagonisti portano con sé. Ma se quella di Malvo è luciferina e spietata quella di Lester è cinica ed egoista, mostrando così una vasta scala dei sentimenti d’ira e solitudine che legano l’uno all’altro. I parallelismi sono riportati anche nelle “forze del bene” tra i due poliziotti, che pur non avendo grandi scene di dialogo riescono a contrapporre i loro ideali, tra chi ha sempre desiderato fare il poliziotto a chi invece sperava di “fare il postino”. L’episodio di fondo, non ha grandi novità a livello narrativo ma preferisce lasciare spazio al colpo di scena e all’espressività artistica del grande cast, nonché a una certa dose di riflessione in numerose scelte che i protagonisti fanno confermando così l’ottima struttura della serie di Noah Hawley.

Mancano solo quattro puntate alla fine della prima stagione di Fargo, ma la serie ha dimostrato perfettamente le sue qualità narrative, nella costruzione di un “thriller-poliziesco” che tratta i temi della violenza sociale nella declinazione umoristica tipica dei fratelli Coen, ed artistica, con l’indiscussa qualità del cast artistico e tecnico.

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