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Dopo l’intenso finale di puntata di Oathbreaker, Game of Thrones 6×04 torna ad emozionare e sconvolgere, con una giusta dose di sangue e nudità, facendo procedere rapidamente la storia e congiungendo le storyline in maniera prevedibile ma efficace.

 
 

Alla Barriera la situazione si agita dal momento che i Confratelli in Nero sono di nuovo senza Lord. Jon Snow (Kit Harington) ha rinunciato al comando, ma prima di lasciare il Castello Nero riceve una sorpresa che gli farà riconsiderare le sue priorità. Mentre Tyrion (Peter Dinklage) è alle prese con la politica, qualcosa che nella Baia degli Schiavisti è completamente sconosciuta, Jorah (Iain Glen) e Daario (Michiel Huisman) scoprono dove è stata portata Daenerys (Emilia Clarke), ma si trovano di fronte a una rischiosissima missione di salvataggio davanti a una distesa di guerrieri dothraki. Theon (Alfie Allen) raggiunge finalmente le Isole di Ferro, intanto ad Approdo del Re, Cersei (Lena Headey) viene a sapere qualcosa che la metterà finalmente in una posizione di vantaggio rispetto all’Alto Passero (Jonathan Pryce) e, cosa ancora più strana, la porrà in accordo con la Regina di Spine, Olenna Tyrell (Diana Rigg). A nord, Ramsay (Iwan Rheon), ormai Lord Bolton, mostra di sapere molto di più di quello che sospettiamo e continua a comportarsi nella sua consueta maniera, folle e incontrollata. Forse però, questa volta, ha fatto un passo troppo lungo. Dalle distese ancora verdi della Valle di Arryn, torna nella sesta stagione Ditocorto (Aidan Gillen): l’uomo che ha guidato Sansa nelle braccia di Ramsay sta completando il suo piano di conquista personale, muovendo un altro pezzo importante della scacchiera.

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The Book of Stranger, Il Libro della Straniero, trae il suo titolo dal testo sacro che il Credo continua a recitare ai suoi prigionieri regali. Lo Straniero, dei Sette Dei, è quello misterioso, legato alla morte e all’ignoto. Un po’ come è il destino dei personaggi che si lasciano trascinare dagli eventi.

In Game of Thrones 6×04 però molti personaggi abituati a farsi indicare la strada da altri cominciano a guidare, a prendere iniziativa, a costruire il proprio destino. Succede a Theon e a Sansa, e paradossalmente anche a Cersei, che sembra aver trovato il modo di uscire dall’empasse emotiva in cui l’aveva spinta la sua Camminata della Vergogna. Soprattutto succede a Daenerys che, dopo puntate e puntate passate tra lenzuola e troni, agisce e si conferma, non solo di nome, la Madre dei Draghi.

Daniel Sackheim, regista del suo secondo e ultimo episodio della stagione, confezione una puntata che, pur non mostrandoci molti personaggi, ci racconta un pezzo importante delle guerre che verranno. Perché se è chiaro che ormai la situazione politica di Westeros è in stallo per molti personaggi, è altrettanto chiaro che la vera guerra è molto lontana dalla sua fine.Game of Thrones 6x04 3

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