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L’ultima puntata di Masters of Sex continua a scavare nell’aspetto psicologico che era stato introdotto nella scorsa puntata, portando i protagonisti ad una sorta di immedesimazione con il paziente.

Masters of sex 2x09 (2)Story of my Life è un titolo che racchiude perfettamente l’intento della sceneggiatura di Amy Lippman, ossia, continuare il discorso relativo alla sfera psicologica dei nostri protagonisti, che attraverso la loro condotta sessuale esprimono o negano una parte di loro difficile da comprendere. Ad incanalare questa lunga riflessione che sfocerà in una violenta lite tra Virginia (Lizzy Caplan) e Bill (Michael Sheen), sono le storie di Barbara (Betsy Brandt) e Lester (Kevin Christy) che attraverso un parallelismo a distanza manifesteranno i loro disagi, le loro esperienze e le loro emozioni riguardo alla loro disfunzione sessuale. Racconti che Virginia “farà suoi” e cercherà di risolvere grazie all’aiuto psicologico, materia che persegue e che ritiene fondamentale a questo punto della ricerca – quella in cui non si osserva ma si cura – ma che inevitabilmente andranno a camuffarsi con la sua vita privata e si sconteranno con la cruda verità della psicoterapia.
Masters of sex 2x09 (3)Nel mentre il dottore vive i tormenti del passato attraverso i ricordi di suoi fratello Francis (Christian Borle), che lo incolpa e lo perdona per essere stato “vittima” di suo padre e allo stesso tempo uguale a lui, suscitando in Bill le stesse reazioni ed emozioni che Lester gli confiderà nello studio e che portano il dottore a dover affrontare quella nota rabbia che è sempre stata latente nella sua vita e nella sua ricerca.
Estraniata da questi comportamenti c’è Libby (Caitlin Fitzgerald) che vive la sua “storia di immedesimazione” grazie ai commenti della cognata e a quel profondo desiderio di autonomia e differenza che solo Robert (Jocko Sims) sembra potergli offrire.

Il nono episodio di Masters of Sex usa la stessa struttura dell’ottava puntata – ambizioni e desideri – senza svilupparli troppo ma restando ancora in una fase introduttiva. Da questo presupposto il passato del dottore, diventa sempre più cruciale dimostrandosi però un vero freno narrativo per il racconto della storyline della serie. Siamo ben lontani dai sentimenti di ossessione e grandezza che lo spronavano durante la prima stagione e che di conseguenza fornivano un ritmo completamente diverso allo show. Tuttavia la ricerca, in senso empirico, non passa in secondo piano riuscendo a tenere il passo con le ambizioni dei due protagonisti, ma che comunque non riesce ad esaurire con fluidità il racconto restando perlopiù fermo in uno stallo. Come nel precedente episodio, la nota positiva è composta dai i due coprotagonisti Brandt e Christy che riescono con la loro interpretazione a mettere in scena un inedito filone narrativo.

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