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Carter e Fusco indagano su un omicidio in un negozio di alimentari: la vittima è Benny D’Agostino, membro di Cosa Nostra. Un’esecuzione in piena regola. Da un filmato sembra che l’uomo, prima di morire, abbia detto qualcosa a un testimone ora scomparso. È in atto una faida fra Cosa Nostra e la mafia russa: il testimone è sicuramente in pericolo. Fusco contatta Reese per chiedergli di aiutarli a trovare il fuggiasco. John, inconsapevolmente, lo ha già sott’occhio. La Macchina, infatti, ha indicato il numero di Charlie Burton, insegnante dall’aspetto docile che John sta sorvegliando. Quando scorge un manipolo di russi armati fino ai denti che si apprestano a fare irruzione nell’appartamento dell’uomo, Reese si precipita a soccorrerlo e a lui non resta che seguire il misterioso beniamino.

 
 

La fuga è assai difficile: nella colluttazione con uno dei sicari John rompe il cellulare e non ha quindi modo di comunicare con Finch; Charlie, invece, viene ferito ad una spalla. I due sono costretti a rifugiarsi nei temutissimi caseggiati popolari della zona, i “Double B”. Lì John medica l’insegnante come meglio può, cercando di guadagnare la sua fiducia e ottenere maggiori informazioni sull’omicidio. Pare che la vittima gli abbia chiesto di riferire un messaggio a un tale Elias, anche se Charlie dice di non avere idea di chi sia. John vuole convincerlo a testimoniare, ma lui rifiuta di andare alla polizia perché sono tutti corrotti e finirebbe male comunque. Intanto la Carter e i suoi sperano nella collaborazione della moglie del defunto, che però non ha intenzione di aiutarli. È certa che Elias sistemerà la faccenda e riuscirà a strappare tutta la zona al controllo dei russi. Appreso dell’attentato a casa di Burton, i detective si recano sul posto, dove è stato avvistato “un uomo alto in un completo elegante”.

Strano! Finch, non potendo contattare Reese, si rivolge a Fusco: da un filmato ha scoperto che uno dei loro agenti se la fa coi russi. Tutta l’operazione è a rischio. Inoltre i russi non sono i soli a caccia del testimone: anche Elias e i suoi lo staranno cercando per le informazioni delicate riferitegli dalla vittima. Comunque per Reese la priorità sono i russi, che hanno posto sotto assedio il Double B, con l’aiuto di inquilini ben poco raccomandabili. Fortunatamente, uno studente di Burton che vive nel caseggiato offre aiuto al prof. I nostri sono in salvo. La situazione è sempre più confusa. Reese si è finalmente fatto vivo e ha chiesto a Finch di avvertire la polizia che i russi sono alle case popolari, e anche di dare appuntamento a Fusco: gli consegnerà il testimone. Finch riferisce. Inoltre, confida a Fusco i suoi sospetti: l’agente doppiogiochista potrebbe essere Elias stesso. La soffiata sui russi va a buon fine, ma poi Finch intercetta una chiamata dell’agente sospettato e scopre che sa del trasferimento di Burton. Fusco era l’unico al corrente: deve averli traditi.

Non è così. E neanche il professor Burton è chi dice di essere. Perché mai punta la pistola contro John adesso? Perché è lui Elias: nessuno conosceva il suo aspetto e ‘Charlie’ è riuscito a scampare all’esecuzione e a muovere le sue pedine restando in incognito. John involontariamente lo ha aiutato a portare a termine la missione. E non si dà pace. Hanno salvato un criminale e adesso chissà quanti numeri usciranno dalla Macchina per colpa loro… P.S. Una chicca per i fanatici. Quando Reese e Burton si nascondono nell’appartamento dello studente, il ragazzo ha con sé il libro Il Conte di Montecristo. I cinefili ricorderanno che Jim Caviezel, il nostro John Reese, ha interpretato proprio il ruolo del celebre vendicatore nel film Montecristo.

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Giuditta Martelli
Giovane, carina e disoccupata (sta a voi trovare l'intruso). E' la prova vivente che conoscere a memoria Dirty Dancing non esclude conoscere a memoria Kill Bill, tutti e due i Volumi. Tanto che sulla vendetta di Tarantino ci ha scritto la tesi (110 e lode). Alla laurea in Scienze della Comunicazione seguono due master in traduzione per il cinema. Lettrice appassionata e spettatrice incallita: toglietele tutto ma non il cinematografo. E le serie tv. Fra le esperienze lavorative, 6 anni da assistente alla regia in fiction e serie per la televisione (avete presente la Guzzantina in Boris?). Sul set ha imparato che seguire gli attori è come fare la babysitter. Ma se le capita fra le mani Ryan Gosling...