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Stavolta i nostri eroi si trovano alle prese con un caso particolarmente intricato: la Macchina ha indicato non uno, ma ben quattro numeri. Si preannunciano straordinari per Reese e Finch. Le persone coinvolte sono apparentemente scollegate fra loro: un’insegnante universitaria, Claire; un cameriere, Matt; una parrucchiera, Wendy; una giovane disoccupata, Paula.

 
 

Ma se i loro numeri sono saltati fuori, spiega Finch, un collegamento ci deve essere. Anche la detective Carter ha le sue grane: è stata avviata un’inchiesta sull’agguato in cui ha rischiato la vita. Non fosse che un misterioso uomo l’ha (inspiegabilmente) salvata. Il benefattore è lo stesso tizio cui la Carter dice di dare la caccia da mesi, ma la commissione inquirente sospetta che sia tutta una montatura e che la donna in realtà stia lavorando per lui. Per sicurezza la relegano alla sua scrivania: sarà costantemente sotto controllo e non potrà seguire nessuna indagine. A cominciare dall’omicidio di un’insegnante appena trovata nel suo appartamento.

È Fusco a ispezionare la scena del crimine e anche Reese fa la sua comparsa sotto mentite spoglie. Normale amministrazione. Il primo ‘numero’ è andato. Ci sono ancora tre potenziali bersagli, meglio dividerseli: John seguirà la parrucchiera, Fusco la disoccupata e Finch il cameriere. Ben presto, però, il giovane salta in aria in un’auto bomba. Qualcuno sta tentando di eliminarli uno per uno. Perché? Incrociando i vari numeri di cellulare, Finch scopre che, qualche sera prima, tre di loro sono stati per 4 minuti nello stesso posto contemporaneamente. L’unica non rinvenuta è Paula, la disoccupata. A quanto pare, i ‘bersagli’ si sono incontrati sul luogo di un incidente d’auto in cui ha perso la vita il figlio di un importante politico. È Fusco a completare il puzzle con le informazioni reperite sul campo. Il ragazzo spacciava droga e aveva un borsone pieno di soldi che è sparito subito dopo l’incidente. Reese riesce ad avvicinare Wendy, la parrucchiera. Lei e Paula sono sorellastre e quella sera, appurata la morte del guidatore, si sono divise i soldi del borsone con gli altri due testimoni.

Evidentemente qualcuno rivuole indietro il denaro, ma loro non sanno chi siano quelle persone. La Carter cerca di supportare Fusco dalla sua ‘postazione fissa’ e, non appena si ritrova da sola, ecco che si vede pedinata da due tipi della CIA. Le spiegano che Reese era uno di loro: un tempo uccideva per il suo paese, adesso uccide e basta. È un uomo molto pericoloso e del tutto imprevedibile. Cerca sempre qualcuno di cui fidarsi, ma è talmente paranoico che alla fine non riesce a fidarsi di nessuno. Per questo ha ucciso anche il suo contatto alla CIA (la donna vista in uno degli episodi precedenti), nonostante i due fossero inseparabili. Per questo loro hanno bisogno della Carter: li aiuterà a trovare Reese, proteggendo sia se stessa che il ‘suo uomo’. L’occasione si presenta molto presto, quando John la chiama per informarla del caso dei quattro testimoni: i colpevoli sono tutti per lei.

La CIA tende quindi un’imboscata a Reese, che, durante la fuga, viene ferito gravemente. La Carter si pente subito del ‘tradimento’ e lo lascia andare con Finch, giunto in soccorso del suo prezioso collaboratore. Ormai si sono smascherati. Ormai il loro destino è in mano a quella donna.

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Giuditta Martelli
Giovane, carina e disoccupata (sta a voi trovare l'intruso). E' la prova vivente che conoscere a memoria Dirty Dancing non esclude conoscere a memoria Kill Bill, tutti e due i Volumi. Tanto che sulla vendetta di Tarantino ci ha scritto la tesi (110 e lode). Alla laurea in Scienze della Comunicazione seguono due master in traduzione per il cinema. Lettrice appassionata e spettatrice incallita: toglietele tutto ma non il cinematografo. E le serie tv. Fra le esperienze lavorative, 6 anni da assistente alla regia in fiction e serie per la televisione (avete presente la Guzzantina in Boris?). Sul set ha imparato che seguire gli attori è come fare la babysitter. Ma se le capita fra le mani Ryan Gosling...