Peter Dinklage: un uomo, mille facce

Peter Dinklage

“Nella vita bisogna avere senso dell’umorismo, e tanta determinazione”. E’ Peter Dinklage a dirlo, ed è un esempio fortissimo di quanto questo sia vero. Aldilà degli stereotipi e dei ruoli forzati che la sua costituzione fisica lo avrebbe portato a ricoprire, Dinklage è emerso da quando si è diplomato in arte drammatica  con ruoli che ben si allontanano dall’essere solo un fenomeno pittoresc

Nato nel New Jersey nel 1969, esordisce proprio prendendo per i fondelli la sua statura; in Living in oblivion interpreta infatti un attore nano frustrato per i ruoli stereotipati che gli vengono offerti. Da quel momento, Peter avrà diversi ruoli fino al 2003 anno in cui Station Agent film indipendente che diventa di culto, di cui è protagonista, lo porta alla ribalta negli Stati Uniti.

Successivamente, Peter Dinklage resta nell’ambito delle produzioni indipendenti, prendendo parte a Si gira a Manhattan, Safe men, fino a girare intorno al ruolo in Funeral party, in cui è l’amante gay del defunto padre del protagonista del film, che appare alla cerimonia per richiedere la sua parte di eredità. Un ruolo esilarante e completamente fuori le righe.

I personaggi che interpreta Dinklage sono caratterizzati da un certo parossismo dovuto al primo impatto; la prima sensazione è di essere di fronte ad un nuovo personaggio di bassa statura, ma poi l’intensità dell’interpretazione rende assolutamente credibile e coinvolgente anche l’escort d’alto bordo che cerca di sollevare il morale alla malata terminale Kate Hudson nel recente Il mio angolo di paradiso.

Peter Dinklage da Nip/Tuck a Game of Thrones

L’affermazione definitiva di Peter Dinklage arriva con le serie tv, appare in diversi episodi di Nip/Tuck, ma è con il ruolo di Tyrion Lannister, il principe dalla battuta pronta e con tendenza a godersi la vita, di Game of Thrones, che arrivano i riconoscimenti; vince infatti nel 2011 un Emmy Award, l’equivalente degli Oscar per la tv, e nel discorso di accettazione del premio, decide, prima di uscire di scena, di ricordare un avvenimento riguardante Martin Henderson, un uomo affetto da nanismo che pochi giorni prima era stato violentemente picchiato a causa della sua problematica.

Il fatto fa diventare Henderson trend topic globale su Twitter e pone l’attenzione su quanto il dileggio nei confronti di chi ha una forma di disabilità a volte non si fermi alle sole parole.

Peter Dinklage è sposato con figli ed è impegnato anche sul fronte animalistico, è vegetariano ed ha partecipato ad una campagna poi diventata famosa della PETA contro la vivisezione.