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Jhonny-palomba-roma-fiction-fest-2013

 
 

Al Roma Fiction Fest a presentare la sua prima Web Series c’è stato anche il famoso critico cinematografico incappucciato romano Jhonny Palomba, con In Tippment serie ispirata al celebre format israeliano In Teatment diventato famoso nella versione americana con Gabriel Byrne e recentemente interpretato nella versione italiana da Sergio Castellitto.
All’auditorium sono stati presentati nove episodi dei quindici episodi disponibili già su YouTube, da circa 3 minuti l’uno in cui Jhonny Palomba è un noto strizzacervelli che cerca di risolvere “clinicamente” i problemi dei suoi pazienti nel suo tipico stile sgangherato e divertente.

In sala era presente il cast e Jhonny Palomba:
È anomalo il passaggio da Recensore a Regista, come ti è venuta questa idea?
J.P.:Regista?!…in realtà è stata un opera fatta da tutti, dagli attori che vi hanno partecipato, da chi ha collaborato, da chi ha scritto insieme a me è stata un opera collettiva.
Jhonny-palomba-roma-fiction-fest-2013-3Come hai scelto i pazienti e gli attori di questo improbabile psicanalista?
J.P.:È stato facile poiché è stata una produzione a costo sotto zero dove però abbiamo avuto a che fare con attori veri bravissimi e con persone che hanno prestato la loro professionalità a questo progetto, è stata una bella esperienza e spero che possa proseguire.
Alessandro Rossi e Valerio Aprea, Come è stato essere diretti da Jhonny Palomba?
A.R: non è stato semplice, per prima cosa devo ringraziare l’associazione “Orgoglio Roscio”, che mi ha permesso di partecipare a questo progetto poiché sono anni che Jhonny Palomba attacca la nostra categoria Julianne Moore, Woody Allen, Mengacci mi hanno sempre detto “non ci andare” perché è inammissibile questa cosa e io sono voluto andare a vedere. Visto che si parla di psicanalisi, sono andato a cercare, ed un po’ di transfert c’è perché per me Jhonny Palomba vorrebbe essere roscio.
V.A.: Che aggiungere, quando lui mi ha detto “vuoi fare questa cosa”? Io ho risposto secondo me non mi conviene, non mi conviene perché quello che fa ridere sei te, noi famo la spalla. Parlamose chiaro, quindi era un salto nel buio e non prevedevo neanche di infortunarmi sul set, nel cercare il martello prima del martello avevamo messo una sega e sono finito dissanguato, e io quando recito ci metto il metodo Stanislavskij.
In effetti ci si poteva aspettare che gli attori fossero spalle tue, ma inrealtà entrambi i lati del lettino hanno lo stesso impatto comico
J.P.:Visto che loro sono attori ho dato spazio a chi è capace più possibile e avevano la possibilità di fare quello che volevano, ne abbiamo parlato, “che ti piacerebbe fare? cosa vorresti fare?”, è come se fosse un provino, un monologo di qualche minuto.

L’incontro si chiude con un una delle famose “recinzione” sulla web series dello stesso Palomba.

Che ‘nfatti fasse poco che na recizione da solo a se stessi medesimi è una cosa molto difficilissima e a vorte ostica e anche un po’ estica, perché autorecintasse vor dì da esse…vor dì dasse n’opinione su una cosa che è de te stesso e allora bisogna da sapè le cose in maniera oggettiva. A na certa distanza, dopo po esse sinceri con se stessi cor pubblico esse imparziali perché la gente te potrebbero dì ‘ma che fai te la canti e te la soni?!?’ E allora io me spoglio delle vesta de regista e me metto er cappotto der critico, me guardo In Trippment e poi oggettivamente, imparzialmente e con grande umiltà posso tranquillamente dì senza paura che stamo a parlà de un grandissimo capolavoro della cinematografia mondiale ma solo perché nun semo ancora a conoscenza della cinematografia marziana o de plutone. In Trippment è n’opera d’arte, un gioiello, un tesoro in mezzo a tanta mediocricità è ‘n fiore in mezzo ar deserto, è acqua che disseta la sete der sapere. In Trippment è quella cosa geniale che non c’era e mo’ c’è. In Trippment è la vita oltre la morte. In Trippment è la luce, è la strada maestra. In Trippment è amore allo stato puro. In Trippment è arte. In Trippment…è caruccio.

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