Non era difficile fare meglio ma dopo gli evidenti passaggi a vuoto degli ultimi due episodi, Sleepy Hollow ritrova quel ritmo e quell’ironia che avevano contraddistinto la prima parte della stagione. Conviene lasciare da parte i grandi temi e le ambientazioni seriose e poco brillanti del quinto e sesto episodio e concentrarsi sul naturale terreno di competenza della serie che rimane il semplice e puro intrattenimento.
Il Cavaliere Oscuro è tornato ed è deciso a riprendersi quello che gli spetta, vale a dire la sua testa. Solo riacquistando il potere derivato dal teschio, tagliato più di 200 anni prima da Crane (Tom Mison), è possibile infatti rievocare gli altri tre Cavalieri che mancano ancora per compiere l’Apocalisse. Il demone si reca così nella dimora dei Massoni ma non trova però nessuna traccia della testa, ella si trova infatti in un laboratorio dove uno studioso sta cercando di capire come il teschio si sia potuto mantenere così bene dopo tanto tempo. Sarà proprio in quel momento che il Cavaliere Oscuro fa irruzione all’interno del laboratorio, uccidendo il dottore e poi sparando ripetute volte nella direzione di Irving (Orlando Jones), non riuscendo però a colpirlo.
Dopo tante puntate anche il capitano si deve arrendere all’evidenza: il Cavaliere Oscuro senza testa esiste. Riuscito a scappare dalla furia omicida del cavaliere, Irving consegna la testa decapitata nelle mani della coppia Abbie (Nicole Beharie)-Crane. I due provano in tutti i modi a distruggere il teschio, ma neanche la dinamite riesce a scalfirlo. Così, dopo varie deduzioni, i due detective arrivano a capire che un manoscritto potrebbe contenere il segreto su come eliminare la testa e sconfiggere il demone. Questo però deve essere decifrato e la soluzione dell’enigma è proprio dietro ai denti del teschio: il Cavaliere Oscuro può essere abbattuto ricreando la luce solare di notte. Tramite l’agente Brooks (John Cho) Crane comunica al cavaliere di incontrarsi al cimitero intorno a mezzanotte, se rivuole la sua testa.
Giunta la notte, il cavaliere viene attirato da Crane all’interno delle gallerie sotterranee. Si avvicina ad Abbie, sta quasi per riuscire a prenderla quando…Irving accende le luci a raggi UV che mettono fuori gioco il demone e lo costringono ad arrendersi.
In The Midnight Ride gli sceneggiatori ripropongono la fortunata formula delle prime puntate dosando perfettamente la componente fantasy con quella dell’intrattenimento. Ichabod Crane, con i suoi siparietti sul prezzo dell’acqua e sull’incapacità di usare internet, ritorna infatti ad essere la parte comica che iniziava a mancare da troppo tempo alla serie. Tutto l’episodio, poi, è caratterizzato da un buon ritmo narrativo e da efficaci colpi di scena. E assistiamo anche al ritorno dell’agente Brooks e dal coinvolgimento sempre più forte del capitano Irving e dell’agente Morales che possono aggiungere al finale di stagione l’effetto sorpresa che merita.