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In Boxed In, secondo episodio della terza stagione della serie Fox The Following prosegue l’oscuro piano di Mark (Sam Underwood) per vendicare la morte della madre. Per arrivare a Ryan (Kevin Bacon) e Mike (Shawn Ashmore) cercherà di colpire l’agente speciale Clarke (Felix Solis), loro collega all’FBI. Come il suo mentore Joe Carroll (James Purefoy), Mark è bravo a cancellare le sue tracce e Ryan sarà costretto a visitare in carcere una vecchia conoscenza per cercare di ottenere informazioni utili.

 
 

the-following-3x02-3Puntata nel complesso interessante. L’inizio soft e decisamente ‘parlato’ lascia il posto ad un finale thrilling, come questa serie ha abituato nelle scorse due stagioni. Ancora lontani dall’intravedere il quadro generale che muove le azioni dei ‘followers’, si assiste a varie scene ad alta tensione e a vivaci colpi di scena. La serie manca però della personalità magnetica di un ‘cattivo’ come Carroll, a suo modo anche affascinante nell’espressione della sua follia. Posato e intelligente, spingeva i suoi adepti a compiere gesti eclatanti e sacrifici a volte mortali senza che mai per un attimo mettessero in discussione i suoi ordini. Tutta un’altra storia con Mark, per ora decisamente diversi gradini sotto il ‘maestro’. Dopo i primi delitti, in questa puntata alza il tiro e va a colpire molto vicino a Ryan e Mike. Con un piano ben strutturato, in puro stile Joe, riesce facilmente ad avvicinare le sue vittime anche se sembra impreparato ad affrontare la reazione dell’FBI ed è quindi costretto a chiedere un intervento esterno.

the-following-3x02-2Il risultato poi coglie perfettamente nel segno, come sempre facevano le azioni di Joe. Colpisce Ryan dove fa più male facendo risalire il senso di colpa dal suo inconscio e facendolo precipitare nell’angoscia di non riuscire a proteggere chi lo circonda. Tutto il lavoro che Hardy ha fatto su se stesso per andare avanti e lasciarsi Joe alle spalle sembra perduto, così come quella maschera di tranquillità che sembra indossare davanti ai colleghi. Nonostante la vicenda dei followers non sia del tutto conclusa, si mostra calmo e risoluto, a tratti persino distaccato. Sembra quasi che non fosse stato parte della vicenda o che da essa non abbia tratto sofferenza e dolore. Un atteggiamento decisamente strano, troppo facile da classificare come un ‘voltare pagina’ e che sicuramente ha delle ragioni più profonde.

Tutto il contrario di Mike, determinato più di ogni altro a catturare Mark e completare la sua vendetta per la morte del padre. Freddo, irascibile e arido di sentimenti, sembra immune a qualsiasi condizionamento esterno, sostenuto solo dall’odio. Tentenna solo rivedendo Max (Jessica Stroup), abbandonata con più di un rimpianto per portare avanti la sua disperata caccia all’uomo.

VOTO: 4/5 stelle

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