La scorsa stagione cinematografica li abbiamo conosciuti nei panni di John Proudstar e di Lorna Dane, protagonisti di The Gifted 2. Adesso, a partire dal 15 ottobre, Emma Dumont e Blair Redford torneranno su Fox nei panni di Polaris e Thunderbird per l’inizio del secondo ciclo di episodi dello show che racconta i Mutanti della Marvel Comics così come non li avevamo mai visti. Li abbiamo incontrati a Londra lo scorso luglio, in occasione del Heroes e Villains Fan Fest 2018, ecco cosa ci hanno raccontato.
La prima stagione si è conclusa con un colpo di scena e Polaris ha preso una decisione enorme, cosa dovremo aspettarci?
Emma Dumont: Un disastro! L’inizio della seconda stagione ci porta avanti sei mesi dalla fine della prima, quindi ovviamente le cose sono cambiate, le persone sono cambiate, tutti sono distrutti emotivamente già all’inizio della stagione. Ovviamente c’è un bambino in arrivo, quindi sei mesi significa che siamo più vicini al parto, e il mondo è difficile…
E che fine ha fatto Marcos (Marcos Diaz / Eclipse interpretato da Sean Teale, padre del figlio di Polaris, ndr)?
Blair Redford: Lui è in giro con me! Quello che succede quando la tua ragazza ti lascia – esci con il tuo migliore amico! No, naturalmente non è così semplice. La sua reazione darà il via alla seconda stagione. Non si è certamente dimenticato di lei, e di suo figlio – sarà un nodo narrativo molto importante e sarà una delle cose più divertenti da vedere, visto che l’amore tra Polaris e Eclipse è stato uno dei pilastri della prima stagione.
Anche Thunderbird ha il suo momento romantico, la relazione con Blink. Che succede in The Gifted 2?
BR: Sì, sarà interessante perché è stata una relazione cotta a fuoco lento, e ci è voluto molto tempo per loro anche solo per un primo vero bacio (…) In questa seconda stagione sta imparando a prendersi cura in modo diverso di qualcuno, ha una cosa in più per cui lottare, e credo che gli spettatori non vedano l’ora di vedere gli sviluppi.
C’è qualcosa che vorreste esplorare di più nella seconda stagione?
ED: Voglio dire, devo imparare a essere una mamma! Molti vorrebbero vedere più superpoteri e più eroi, ma ci stiamo spingendo di più nel mondo reale e anche i costumi ne risentiranno. Anche se alla fine della prima stagione abbiamo visto Polaris con degli abiti che omaggiano il fumetto.
BR: Amiamo vedere i mutanti nelle situazioni quotidiane mentre usano i loro poteri. Mi diverte moltissimo da fan dei fumetti.
La maggior parte dei fan sta aspettando che The Gifted si colleghi al vasto universo X-Men – è qualcosa che vedremo nella seconda stagione?
ED: Non possiamo permetterci Michael Fassbender!
BR: Ne abbiamo parlato con i nostri produttori. Ho fatto la stessa domanda, visto che non abbiamo ancora girato tutte le stagioni. Sappiamo che siamo in quel mondo ma non sappiamo quale sarà il collegamento diretto in questa stagione. Mi piace l’idea, sarebbe bello, ma in alcuni casi ci troviamo a dover fare i conti con decisioni già prese. Ad esempio Havoc è stato già raccontato nei film negli anni ’80 (X-Men: L’Inizio, ndr).
ED: Anche lui è morto!
BR: E l’attore che lo ha interpretato, Lucas Till, sta girando MacGuyver nella stessa città, quindi non ci troviamo con i tempi!
Verso la fine della prima stagione sembrava che ci fosse sempre più spazio per la mitologia degli X-Men, chi vi piacerebbe vedere, di loro?
ED: Voglio dire se dipendesse da noi, se non avessimo avuto questioni contrattuali a cui far fronte, vorrei naturalmente Magneto nello show! Voglio dire, vogliamo gli X-Men!
BR: Quella roba è divertente. Sono d’accordo con te, ma penso sia anche importante il fatto che stiamo raccontando anche una storia originale, perché vogliamo imprimere il nostro marchio nel regno dei mutanti e della tradizione degli X-Men.
Non potreste pensare di realizzare qualcosa come i Marvel Studios hanno fatto con Netflix e con le loro serie?
ED: Sì, ma tutti quei personaggi sono dei solitari! Jessica Jones non sta cercando di salvare l’intera razza, noi stiamo letteralmente cercando di salvare un’intera fascia di popolazione di persone – capisci cosa intendo? O almeno Polaris si sente così, sta cercando di salvare milioni e milioni di persone, come un intero gruppo di minoranza, mentre Jessica Jones ha uno stato mentale molto diverso!
BR: E poi loro hanno costruito tutto contemporaneamente, mentre per noi non è stato scritto da nessuna parte che dovessimo collegarci con i film degli anni 2000 o con la nuova ondata cominciata con L’Inizio.
Che mi dici del fratello di Thunderbird, Warpath? Ti piacerebbe vederlo nella serie?
BR: Sì, sì, so di averne parlato con alcuni dei produttori ed è un’idea entusiasmante, ma non so quando e se si concretizzerà…
Cosa distingue The Gifted dagli altri show Marvel come Legion, Runaways o Cloak and Dagger?
ED: Penso che abbiamo un diverso target demografico. Runaways e Cloak and Dagger si rivolgono a spettatori più giovani. Forse è solo perché sono di parte, ma sento che la nostra fascia demografica sia più ampia solo perché il nostro cast coinvolge così tante persone diverse e ha un enorme ensemble. Il nostro show è molto simile ai fumetti nel senso che un bambino può guardarlo e capire alcune cose, un adulto può guardarlo e ricavare delle informazioni molto diverse. Per un adulto la serie può avere un significato più profondo e più ampio relativo al pregiudizio contro le minoranze, la guerra e il bigottismo e tutte quelle cose veramente oscure per un bambino.