Tra le nuove serie tv pronte ad inondare il panorama televisivo statunitense durante la torrida e placida estate 2014 troviamo alcuni prodotti nati sotto il segno dell’Apocalisse. O almeno, questo sembra essere il trend più comune: come accadeva in passato, si recupera il mito dello sparuto gruppo di sopravvissuti pronti a salvare il mondo devastato da inquietanti pandemie.
Anche nella serie The Last Ship accade qualcosa di simile: basata su un romanzo omonimo scritto da William Brinkley, racconta la storia di un futuro distopico e post apocalittico nel quale circa l’80% della popolazione mondiale è rimasta vittima di una misteriosa epidemia mortale; solo il capitano di un cacciatorpediniere americano e la sua ciurma sembrano essere immuni al misterioso morbo, così insieme ad una microbiologa si mettono in viaggio per trovare una cura e salvare così il genere umano.
Nel cast troviamo volti nuovi e vecchie glorie televisive e cinematografiche, come Eric Dane (qui nei panni del protagonista), reduce dal glorioso successo di Grey’s Anatomy, Rhona Mitra (attrice action che abbiamo già visto in Doomsday e in Shooter) e Adam Baldwin, ricordato più che altro per essere il fratello “meno fortunato” (e di successo) del più famoso Alec.
La vicenda produttiva della serie ha inizio nel Luglio 2012 quando il canale via cavo TNT ordina la realizzazione di un episodio pilota di un nuovo serial tratto da un romanzo (The Last Ship, appunto); Hank Steinberg e Steve Kane scrivono lo script del pilota, diretto poi da Jonathan Mostow. Nel Maggio 2013 il network ha, poi, concesso che venissero realizzati dieci episodi della serie che debutteranno sul piccolo schermo il prossimo 22 Giugno per la loro premiere.
Le riprese hanno avuto luogo in diverse locations passando da San Diego fino all’ Iowa Museum Ship e perfino all’interno della nave militare USS Halsey (DDG-97) e della USS Dewey (DDG-105), pronte a sostituire la USS Nathan James (DDG-151) che è, ovviamente, finta e creata appositamente per la serie.
The Last Ship è prodotta dalla Platinum Dunes in collaborazione con Michael Bay (uno che, di apocalissi colossali hollywoodiane, se ne intende), Brad Fuller e Andrew Form mentre Steinberg e Kane figurano come produttori esecutivi.
