Si intitola Two Boats and a Helicopter, The Leftovers 1×03 e si focalizza completamente sulla figura di Christopher Eccleston, che interpreta il reverendo Matt Jamison. Matt è un uomo di chiesa, devoto e austero, inamovibile e concentrato nella sua crociata contro la santificazione dei Dipartiti, le persone che sono scomparse misteriosamente il 14 ottobre di qualche anno prima. L’uomo combatte contro una chiesa in vendita e contro dei fantasmi del suo passato, contro forze che sembrano essere più grandi di lui e che costantemente lo mettono alla prova. Dio è chiaramente dalla sua parte, attraverso simboli e segnali neanche troppo velati, ma l’essere umano sembra non volere il bene di Matt, che nonostante le sue buone azioni, alla fine, si rivela essere un essere umano anche lui, né più né meno.
The Leftovers 1×03 ha una struttura più organica rispetto a quella dei due episodi precedenti e per certi versi più facilmente fruibile, dato il racconto coeso che si presenta allo spettatore. Il protagonista assoluto, Eccleston, è straordinario nel ruolo dell’uomo che combatte contro la Natura e contro la natura dei suoi simili, mosso, nel suo pensiero, da una volontà più grande, che alla fine si rivela essere solo la sua, e non quella di un Dio che appare all’inizio ben disposto ma allo stesso tempo distante, capace di sommergere e di salvare e alla fine solo distante, quasi cinico, indifferente alle sorti dell’uomo.
Questo episodio ci conduce in un terreno più intimo e la serie HBO comincia ad assumere dei lineamenti più precisi, si immerge meglio nel tessuto della società e ci trasporta emotivamente nella storia e nelle storie. Lo stile registico accurato, la musica elegante ed emozionante, il comparto tecnico a regola d’arte coronano una puntata densa e sofferta, la migliore di inizio stagione.