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Ancora pochi giorni e la NBC lancerà uno dei suoi “assi nella manica”: il 26 settembre andrà infatti in onda il primo episodio del tanto atteso “The Michael J. Fox Show”. Nato dalla mente di Sam Laybourne (“Cougar Town”) e Will Gluck (“Easy A” e “Friends With Benefits”), la nuova comedy è in preparazione sin dall’agosto del 2012, quando il famoso network statunitense comprò i diritti della sceneggiatura scritta per la Sony Pictures Television.

Michael J. FoxLa serie, che conta 22 episodi, segna il ritorno sul piccolo schermo di Michael J. Fox (qui anche produttore esecutivo insieme agli sceneggiatori), il quale nel 2000 aveva dovuto abbandonare il set di “Spin City” causa l’aggravarsi del morbo di Parkinson, malattia che colpì l’attore canadese – ancora giovanissimo – nel 1991. E sembra aver già riscosso un certo successo, a giudicare dall’accoglienza riservatagli agli “Critic’s Choice Television Awards” dello scorso giugno, che gli valsero una nomination tra le serie più promettenti della nuova stagione televisiva.

Il plot, liberamente ispirato alla vita dello stesso Fox, segue le divertenti vicende del newyorkese Mike Henry, conduttore televisivo amato dal pubblico e stimato dal capo Harris (Wendell Pierce), che 5 anni prima, dopo aver scoperto di essere affetto dal Parkinson, mise la carriera in stand-by per potersi dedicare alla salute e alla famiglia. Sposato con la fedelissima Annie (la Betsy Brandt di “Breaking Bad”) e padre di Ian, Eve e Graham (rispettivamente interpretati da Conor Romero, Juliette Goglia e Jack Gore), Mike decide che è forse arrivato il momento di tornare al vecchio lavoro. Un desiderio che non viene di certo ostacolato dalla famiglia, sempre più ansiosa di liberarsi della sua incessante presenza tra le mura domestiche. Per questo “piano” ricorreranno all’aiuto dello stesso ex-capo Harris, trepidante per il rientro del suo anchorman preferito.

Basta dare un’occhiata al trailer ufficiale, disponibile dallo scorso maggio sul sito della NBC, per capire che con “The Michael J. Fox Show” ci sarà da ridere, e di gusto. E infatti l’ironia e la leggerezza con cui il personaggio principale affronta la sua stessa malattia e i diversi inconvenienti domestici che ne derivano (come quando per sbaglio digita il 911 e vede piombarsi in casa una squadra di poliziotti), garantiscono alla sit-com una sicura riuscita comica (riuscita che non prescinde certo dalla straordinaria capacità dimostrata da Fox nel mettersi in gioco sino a tal punto, facendo della propria debolezza un punto di forza). La qualità della serie sembra inoltre essere assicurata da guest star del calibro di Candice Bergen e Charles Grodin, nei panni dei genitori di Mike. Da segnalare, oltre alla partecipazione della brava Anne Eche nel ruolo della collega di lavoro Susan Rodriguez-Jones, anche la presenza della graziosa Tracy Pollan, moglie di Fox dal lontano 1988.

The Michael J. Fox Show

Certo, tornare a recitare dopo 13 anni di assenza, e proprio all’interno di una produzione incentrata sulla sua malattia, deve essere stata una dura prova per Fox, da anni impegnatissimo nella lotta al Parkison attraverso la “Michael J. Fox Foundation for Parkison’s Research”, che sostiene la raccolta di fondi finalizzati alla ricerca sulle cellule staminali. Ma l’attore, che rese nota ai giornali la propria situazione solo 7 anni dopo esserne venuto a conoscenza, ha imparato da tempo a ironizzare sul male che lo affligge, lasciandosi alle spalle le iniziali forme di autocommiserazione e accettando in maniera più serena i limiti fisici con cui si trova a dover fare i conti tutti i giorni. E non risparmia le battute, come quando in una recente intervista racconta della sua passione per il golf: <<Quando mi dicono “ora stai fermo sulla palla”, cosa gli dovrei rispondere? Fottiti!>>. O quando scherza sulle inevitabili complicazioni domestiche, come riuscire a versare i cereali nella tazza: <<Un attimo dopo sparavo All-brain per tutta la cucina!>>.

Al di là del richiamo che possono avere (e sicuramente avranno) le personali vicende dell’attore protagonista sul pubblico statunitense e non, non bisogna scordare che “The Michael J. Fox Show” reca il marchio NBC, l’emittente che ha lanciato – tanto per citarne alcune – serie come “Law & Order” e il cult “Saturday Night Live”. Le aspettative sul programma, che in Canada verrà trasmesso con un giorno di anticipo rispetto all’uscita americana, sono alte. Ci sono ottimi motivi per credere che non verranno deluse.

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Ilaria Tabet
Laureata alla specialistica Dams di RomaTre in "Studi storici, critici e teorici sul cinema e gli audiovisivi", ho frequentato il Master di giornalismo della Fondazione Internazionale Lelio Basso. Successivamente, ho svolto uno stage presso la redazione del quotidiano "Il Riformista" (con il quale collaboro saltuariamente), nel settore cultura e spettacolo. Scrivere è la mia passione, oltre al cinema, mi interesso soprattutto di letteratura, teatro e musica, di cui scrivo anche attraverso il mio blog:  www.proveculturali.wordpress.com. Alcuni dei miei film preferiti: "Hollywood party", "Schindler's list", "Non ci resta che piangere", "Il Postino", "Cyrano de Bergerac", "Amadeus"...ma l'elenco potrebbe andare avanti ancora per molto!