La prossima stagione di Showtime si preannuncia come una fase di transizione, caratterizzata dal rinnovo di buona parte delle serie in palinsesto, con qualche chiusura preannunciata, la partenza confermata di sole due serie, più altre tre ancora in fase di sviluppo, sulle cui prospettive al momento non paiono esservi certezze; poco di nuovo sotto il sole, ma almeno si potrebbe affermare che ‘c’è vita su Marte’, visto che l’anno scorso ci si era limitati ad una semplice riproposizione del già visto, senza alcuna novità, puntando soprattutto sul successo – peraltro confermato – dei titoli – guida Dexter e Californication.
I due ‘nomi nuovi’ dell’emittente sono Ray Donovan e Master of Sex: la prima (già partita a fine giugno) vede protagonista un avvocato rampante in quel di Los Angeles che si fa pochi scrupoli quando si tratta di sostenere la causa dei propri clienti ricchi e famosi; al successo lavorativo fa da contraltare una situazione famigliare pericolante: una moglie con ambizioni di scalata sociale, due figli in crescita, un paio di fratelli dalla vita difficile (emotivamente fragile uno a causa degli abusi subiti da un sacerdote nell’infanzia, fisicamente provato l’altro, ex pugile coi primi sintomi del Parkinson) e un padre che, appena uscito di galera, arriverà a sconvolgere il già fragile equilibrio del nucleo famigliare. Protagonista Liev Schreiber (X-Men Origins: Wolverine) che si confronterà con un pezzo da 90 come John Voight nel ruolo del padre.
La seconda novità s’intitola Masters of Sex e si presenterà come una biografia (molto romanzata) della vita di William Masters e Virginia Johnson, pionieri della sessuologia assurti alla notorietà negli anni ’60 della ‘liberazione sessuale’. La serie prende le mosse da “Masters of Sex: The Life And Times Of William Masters And Virginia Johnson, The Couple Who Taught America How To Love”, biografia dedicata alla coppia da Thomas Maier. Scrive Michelle Asford, interpretano Michael Sheen (il Tony Blair di The Queen e I due presidenti e il David Frost di Frost/Nixon) e Lizzy Caplan (Party Down, True Blood). Partenza prevista per il 29 settembre.
Tre titoli rientrano ancora nel novero delle ipotesi, trattandosi di serie in lavorazioni, per le quali non è ancora stata fissata una data di uscita (ma che difficilmente si vedranno prima del 2014): in The Affair, assisteremo allo sviluppo di una relazione extraconiugale dalla diversa ottica dei protagonisti: soggetto forse non originalissimo, ma che porta la firma dell’israeliano Hagai Levi, responsabile di quel BeTipul poi esportato a livello globale (Italia inclusa) come In Treatment; a fianco a lui la produttrice Sarah Treem, che ha legato il proprio nome alla versione americana della stessa In Treatment, ma anche ad House of Cards e ad How to Make It in America.
In Penny Dreadful, ambientato nella Londra dell’età vittoriana, troveremo un manipolo di personaggi letterari tipici del periodo (il mostro di Frankenstein, Dorian Gray, alcune figure secondarie di Dracula) messi insieme in ciò che ricorda un pò Once Upon a Time, un pò la Lega degli Straordinari Gentlemen. Demiurghi della serie, Sam Mendes e John Logan (Il Gladiatore, Hugo Cabret).
L’elenco dei ‘prossimamente’ si conclude con Vatican e il titolo dice tutto: considerato che con gli intrighi d’oltre Tevere, quelli di qualche secolo fa, Showtime ha già avuto a che fare con i Borgia, la scelta di un thriller vaticano non stupisce, anche alla luce del successo dei libri di Dan Brown e delle tante suggestive ipotesi dietrologiche riguardo complotti, intrighi e quant’altro suscitate dalle storiche ‘dimissioni’ di Papa Ratzinger. Suggestivo forse per il pubblico d’oltreoceano (che tra l’altro mai come in occasione del recente conclave si è appassionato alle lotte intestine interne alla Chiesa, complice la presenza di almeno un paio di ‘papabili’ statunitensi), un pò meno forse per gli italiani, che a tutto questo sono abbastanza avvezzi e che alle fiction americane magari preferiscono i libri-inchiesta di Luigi Nuzzi. Dirigono l’orchestra la penna di Paul Attanasio (Dr.House, Homicide: Life on the Street) e la macchina da presa di Ridley Scott.
Poco o nulla si sa degli altri progetti precedentemente annunciati, anche se le prospettive di vedere effettivamente realizzati, tra gli altri, Faith (spinoff di Californication), l’adattamento della serie a fumetti 100 Bullets e del cinematografico Animal Kindom sembrerebbero al momento tramontate.
La parte del leone nel palinsesto 2013 – 2014 di Showtime la fanno comunque i rinnovi, a partire da Dexter, a cui l’ottava stagione porrà la parola fine, proseguendo con Web Therapy, Homeland, Episodes e House of Lies, tutte alla terza stagione, con la quarta serie di Shameless, per concludersi con Californication che, alla stagione numero sette, diventa così la ‘veterana’ dell’emittente. Mentre la terza stagione dei Borgia si è appena conclusa e la quinta di Nurse Jackie è in corso, si conclude la corsa di The Big C e di Weeds, che saluta dopo otto stagioni.