The Walking Dead 2x06
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The Walking Dead 2×05 ci aveva lasciato con la sconvolgente scoperta degli zombie rinchiusi nel fienile di Herschel. In The Walking Dead 2×06 Dopo lo shock iniziale ci rendiamo conto di provare un dispiacere immenso per Glenn. Un “candido” ragazzo, come lo definirà lo stesso Dale, che porta il peso di segreti notevolmente accumulatisi in questi giorni. Oltre alla relazione clandestina con Maggie, c’è anche la gravidanza che Lori sta portando avanti all’insaputa di Rick. Tuttavia le preoccupazioni della donna non finiscono qui: i suoi pensieri vanno a Carl, che sta dimostrando un’allarmante precocità. D’altronde, come ho già ricordato precedentemente, i bambini di The Walking Dead 2 crescono in un mondo di adulti e non dovremmo stupirci se la richiesta di Carl è quella di imparare a sparare e non di avere più giocattoli. Morte e paura hanno preso il posto del gioco e della spensieratezza.

 
 

Shane addestra gli aspiranti “pistoleri”, in particolare Andrea che, dopo aver quasi ucciso Daryl colpendolo di striscio alla testa, ora terrà un corso avanzato con l’istruttore. È qui che scopre la furia animalesca con cui Shane la incita, ma la proposta di condensare le emozioni più ostili in ogni singolo proiettile le risulta fin troppo scioccante. Eppure, messa di fronte una situazione estrema, l’allieva supererà il maestro mettendo in atto tutte le sue istruzioni e persino provando gusto a colpire cervelli. Che il seme impiantato dall’odio di Shane possa radicarsi anche in lei?

Intanto in The Walking Dead 2×06 assistiamo al confronto tra i due anziani del gruppo, da coloro che hanno già visto un vita scorrergli davanti. Herschel insiste nel credere che l’epidemia zombie sia una brutta malattia, come lo è un’influenza o un raffreddore. Dale rispetta la sua decisione, ma continua a guardare con timore il pericolo nel malandato fienile.

In questa puntata Dale assumerà il ruolo di un saggio depositario di confessioni e consigli, un po’ come un padre che sorveglia l’operato del gruppo. La stessa Lori si scioglie in un pianto liberatorio confidando all’anziano la sua paura per il futuro del bambino. Una personalità perspicace come quella di Dale capisce di che pasta è fatto Shane, dubitando sul quanto realmente è accaduto nella notte in cui Otis è rimasto ucciso. Shane reagisce arrivando persino a minacciarlo e capiremo quanto sia diventato incontrollabile, tanto da ribellarsi alla moralità rappresentata da Dale. Chi vincerà?

Non dimentichiamoci di Glenn che, secondo la nevrotica Maggie, ha la stoffa per poter essere un leader e non un’esca per zombie come lo considerano gli altri. Forse la ragazza ha ragione: Glenn sembrava il vigliacco pronto a fuggire per sopravvivere e invece è un giovane coraggioso, pronto all’azione. Per non dire poi che si dimostra più maturo di un’adulta come Lori, ricordandole di non affrontare in solitudine la scelta di abortire o meno.

La vigliaccheria e l’ipocrisia di Lori si spingono al limite, fin quando Rick vede le pillole per l’aborto. Infuriato non vuole veder sparire la speranza anche in sua moglie. Tuttavia possiamo capire come per Rick un figlio costituisca una luce nell’oscurità del mondo. Per lui la fiamma della speranza può essere ravvivata con una nuova vita. Le sorprese per il pover’uomo non hanno ancora termine. Lori gli confessa la sua precedente relazione con Shane. A questo punto Rick si dimostra essere il compagno che tutte vorremmo avere: invece di insultare la moglie, dare di matto e  “spaccare la faccia” al migliore amico, lui dimostra comprensione, un sentimento difficile da trovare in quelle condizioni. Se non lo abbiamo fatto nella prima stagione, nella seconda non potremo far altro che affezionarci a questo personaggio!

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